Il settimo seme di Persefone





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giovedì 15 luglio 2010

Il giorno che conobbi Salvatore


Era un giorno d'estate di molti anni fa, quando conobbi Salvatore.
Durante una pausa pranzo mi infilai in una libreria per scampare alla calura ridondante.
L'idea era la solita: cuccare qualche fica bohemienne, possibilmente di intelletto curioso, caviglia fina e ninfomane il giusto ( va da sè che stante queste pregiudiziali non ho mai cuccato un cazzo ).
Mi aggiravo davanti agli scaffali del reparto "poesia" sfavato a sufficienza, quando, guardando una bella gnocca al mio fianco, la mia mano si posò su un tomo con un dorso di 4 cm: era l'antologia completa delle poesie di Salvatore Quasimodo.
Con una certa flemma la mie dita aprirono a caso.
Era pagina 67, lo ricordo come fosse adesso.
Distolsi per un istante lo sguardo dal decolletè della tipa e detti un occhio all'inchiostro che imbrattava quella pagina.
...
...
Il brivido che mi attraversò il corpo mi costrinse ad appoggiarmi.
Una vertigine.
Quando mi ripresi la fica non c'era più ( e chi se ne frega ). Portai trafelato il libro alla cassa. Come se avessi scoperto un segreto che in pochi conoscevano.
La poesia in questione era "Fatta buio ed altezza".
Penso sia l'unica poesia che conosco a memoria. E', come quasi tutta l'opera di Salvatore Quasimodo, una poesia ermetica.
E l'ermetismo non si spiega. E' ermetico. Che ve lo dico a fare!?
E' emozione pura.
Può lasciare del tutto indifferenti. Può schifare. Ma se ti prende, ti prende di brutto.
Io sono uno dell'ultimo gruppo.
La poesia di Quasimodo, così pagana e sacra ha cambiato la mia vita come solo certa musica, e Yin, sono riuscite a fare.
Mi ha pure cavato d'impaccio, a volte. La citazione dotta fa sempre un certo effetto.
Mi ricordo bene durante un meeting:
C'era questa tipetta fascistoide al bar che mi stava tacciando di volgarità.
Di punto in bianco e di fronte ai miei colleghi ammutoliti le presi una mano e le declamai i versi di "Fatta buio ed altezza", senza la minima esitazione.
Quando la poesia finì, ci furono due secondi di silenzio al termine dei quali la little balilla disse solo: "Wow!".
A quel punto le feci l'occhiolino e le carezzai una guancia.
Me la trombai???
Non sono mica scemo!
Avevo raggiunto lo zenith della conquista maschiale.
Se ci avessi messo di mezzo il cazzo, avrei sporcato tutto quel capolavoro.
Fu così che mi accomiatai da lei, e salii nella mia camera d'albergo.
Dopo mezz'oretta dormivo come un angioletto.
Non prima di essermi sparato una sega pensando al culo della fascia.
Ok.
Di seguito, "Fatta buio ed altezza", di un signore siciliano che non ha vinto il Nobel nel 59 per i suoi baffi, ma per la sua opera poetica stratosferica.

Yang


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9 commenti:

  1. Leggere questo bel post sul Quasimodo, ascoltando il Raiz che mi canta o'bbuon e o'malament nelle orecchie è il massimo!

    Erotici eretici rulez!

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  2. Accidenti che velocità! Non hai idea del piacere che mi dai Rospo. Davvero. Grazie di cuore.

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  3. Bellissima questa poesia..un urlo interiore come tutta la poesia ermetica .. Un saluto caro Yang
    Desire

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  4. tu sei fatto per me. per ogni riga di questo post.
    fare buio e altezza è una vertigine velocissima istantanea che ti fa cadere in volo dall'altissimo al profondo. è quella la nostra essenza, una voragine di spazio inconosciuto dal quale ogni tanto usciamo quando una voce ci chiama. quasimodo è scuotente.
    anche io mi aggiro tra gli sccaffali delle librerie cercando poesie. magari un giorno ci incontriamo, ma non garantisco tutto il bagaglio necessario della fica che vai -andavi- cercando.
    la poesia alla giovane balilla...non avresti potuto scoparla meglio di così. te lo dice una rossa.

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  5. @ Desire. Eh... Salva ci sapeva fare. Dopo cazzi e mazzi un pò di aria rarefatta era quello che ci voleva per riequilibrare l'assetto. Siamo così io e Yin. Siamo felici che apprezzi i nostri molteplici aspetti. Bax.

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  6. @ Rossa, scrivere un post del genere, con una come te è come tirare un rigore a porta vuota :-)
    Eravamo certi che ti sarebbe piaciuto.
    La vita mi ha riservato la fortuna di avere un posto d'onore ai piedi di una donna straordinaria quale è Yin .
    E sono certo che confermerà la sua sagacia col prossimo post.
    Cmq oh... se ti interessa, le piacciono pure i giochi bisex. Se proprio non sei un paracarro ti si butta in mezzo e la vertigine te la facciamo vivere live declamandoti magari "Ho sceso dandoti il braccio un milione di scale" di Montale.
    Ti rigiriamo come un calzino.
    :-)
    Yang

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  7. ma no sono carina, fidati. caviglia fina, quella si!! ma ti vorrei tutto per me. e qui si parla al plurale. soffrirò da lontano, quale onore, va bene così, solo Yin puo' "camminarti sul cuore".

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  8. Eh già. L'ho cercata per ogni dove. E ora non me la lascio scappare! E poi è un bel pezzo di donna. 1,75 senza tacchi. Non avanza posto neanche per un gatto. E' un cuore normale. Mica una sala da ballo!
    Yang

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  9. post bellissimo, in ogni minuta sfumatura

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