Il settimo seme di Persefone





I commenti ai post o a foto sono i benvenuti e liberi a tutti!!!





giovedì 23 settembre 2010

Egocentrismo e amore


L'infausta chronica di Ludmilla

Ludmilla era la bella figlia del principe del feudo Sbavo Orsomandi.
Le sue virtù eran cantate da tutti i giovinotti di quei luoghi.
Algida, colta, e di signorilità innata, con la sua beltà e vocazione artistica era la più bramata da tutti i cavalieri.
C'era chi si sfidava a duello per il suo cuor immacolato e perfetto. Lei assisteva alle tenzoni con il distacco che possiede chi sa di potere aver tutti ai suoi piedi.
Ma l'Inaspettato stava per bussare alle porte della sua esistenza sotto forma di "Bel Tenebroso": mentre si recava alla Chiesa dell'Annunziata vide passare un Uomo. Rimase colpita dal fatto che quel cicisbeo parve non dedicarle la minima attenzione.
Chi era costui? Come non poteva esser rimasto incatenato al suo fascino?
Lo rivide la domenica seguente, e il Bel Tenebroso ebbe per lei il medesimo atteggiamento di noncuranza. Ludmilla tornò alla sua magione col cuore in tormento. Mai aveva visto un cavaliere sì bello e invincibile. Si decise che avrebbe avuto quell'eroe a tutti i costi.
Un giorno, mentre sospirando contemplava le gocce di pioggia che cadevano sulla finestra, vide il Bel Tenebroso camminare nella tempesta. Mossa dal desio e dalla compassione, si sporse sul balcone e lo chiamò:
-"Cavaliere! Cavaliere!!! Venga in casa mia che piove!"
-"E perchè dovrei? Piove anche qui fuori!", fu la criptica risposta del Bel Tenebroso, che pronunciate quelle parole, si allontanò sotto il temporale.

Ludmilla non si riprese più da quel diniego.
Quell'uomo l'aveva rifiutata. Tutte le certezze che lei aveva, si sgretolavano. Il pensiero di un gentiluomo così fiero e indomito la vinse.
Dopo tre settimane Ludmilla, morì, col cuore trafitto dalla ferocia dell'amore impossibile.



Solo che, piccolo particolare, il Bel Tenebroso, che lei dall'alto del suo piedistallo di vanità aveva innalzato a un livello divino, in realtà non era che un povero imbecille.
La risposta di lui, che Ludmilla aveva interpretato come partorita da un animo tormentato ed enigmatico, in realtà era semplicemente la replica di un idiota che credeva che piovesse pure nella casa dove lei lo aveva invitato. Allora tanto valeva star fuori.
Ludmilla muore a cagione di un coglione.

Ah... l'Ego!
Quante vittime miete l'egocentrismo delle persone? Quante volte ci siamo resi conto di riporre nel prossimo speranze che più vengono disattese, più collocano su una specie di trono la persona cui richiediamo attenzione?
E' l'egocentrismo, baby! Quello che fa pensare che "se quello non considera una strafica come me, deve per forza essere un uomo abituato a frequentare ultrafiche. E io posso essere, anzi, io sono un ultrafica!!!".
Ecco perchè spesso le donne si innamorano degli stronzi.
Maggiore è l'ego della donna, maggiore è la ferita che le provoca l'esser rifiutata. E maggiore è il dolore, più lei si aggrapperà alle mani dello stronzo di turno, per aver ragione di quel diniego.
Se l'egocentrica ammette di essere attratta da un banale coglione, non fa altro che dare della cogliona a se stessa. Esercizio di penitenza impossibile per l'autoindulgenza tipica di chi è egocentrica. Che preferirà pertanto idealizzare la coglionaggine dello stronzo, trasformando la sua dabbenaggine in misteriche virtù che solo la rifiutanda è capace di intravedere sotto quella glassa di merda.
Ecco fatta la magia: la merda diventa oggetto del desiderio.
Re Mida trasformava in oro tutto quello che toccava; alcune donne trasformano in oro lo stronzio.
Yin mi dice che questa cosa succede ne più ne meno anche agli uomini egocentrici.
In buona parte è pur vero. Tant'è, io credo che l'uomo abbia un indole razionale che la donna, votata all'intuito e all'istinto non abbia, o abbia comunque in misura minore.
L'uomo, trova nella incessante impellenza propulsiva del suo cazzo una valvola di sfogo ( metafora calzante ), che fa si che l'istinto torni presto sotto il livello di guardia.
Ecco perchè secondo me ( secondo me ), alla quinta sega che un uomo si spara per la bella e impossibile figa, l'uomo cambia target, mediando fra impulso e ragione.
Al contrario, secondo me ( secondo me ), più mulinelli si abbatteranno sul monte di Venere e più una donna si esalterà nella indomita caccia allo stronzo ( le emozioni post orgasmiche, sono opposte fra uomo e donna ).

Mi rendo ben conto di quante diramazioni questo trattatello antropologico possa prendere, ma mi fermo qui, lasciando ai vostri eventuali commenti il timone che farà da guida a questa traccia.

Gong!

Yang

La sinapsi malata: "My sweet prince" dei Placebo, un valzer al rallentatore, rarefatto e tristissimo. Quello che fa venire i brividi di questa canzone è che è cantata da un uomo, ma il testo vede "lei" parlare in prima persona. E' come se lui, che l'ha tradita 1000 volte, si mettesse nei panni di lei. Ed è lei che si prostra ai suoi piedi, implorandolo di ricordarsi semplicemente che lui è il suo unico principe. Seppure le abbia fatto vedere l'inferno, e lei sia sul punto di abbandonarlo una volta per tutte, glielo ricorda per l'ultima volta. E dopo l'ultima, ancora una volta:
lui è il suo principe.
E il pezzo è di una grandiosità incontenibile. Una delle più belle canzoni della nostra vita.



Non avrei mai pensato che sarei andata più in là di così
Non avrei mai pensato che mi avresti fottuto il cervello
Non avrei mai pensato che tutto questo potesse finire
Non avrei mai pensato che avresti spezzato la catena

Io e te, baby
Ci liberiamo di nuovo di tutto il nostro dolore
Quindi prima che finisca la mia giornata, ricorda:
Mio dolce principe
Tu sei l'unico
Mio dolce principe
Tu sei l'unico
Tu sei l'unico
Tu sei l'unico
Tu sei l'unico
Mio dolce principe


mercoledì 15 settembre 2010

Omaggio a un genio toscano ( Federico Maria Sardelli )






Per dare una bella riassettata dopo il mio tentativo goffo nel trattato alchemico precedente, mi pare giusto rendere omaggio a un artista a cui potrei al massimo ambire di pulire il cesso collo scatizzolamerde ( e ne sarei schifosamente fiero ).
Sinceramente non so quanto quest'uomo sia pazzo o quanto sia un fortunatissimo stronzo talmente farcito di talento da una mano extraterrena. So che quando sono al cospetto delle sue "creazioni" ho un misto di divertita e sana invidia rassegnata. Sardelli è un genio. Spesso si usa questo termine a sproposito. Per lui direi che è abbastanza consono. E' un direttore d'orchestra, scrittore, illustratore satirico, pittore, e forse riesce pure a stirare bene le camice.
Qualcuno, specie in Toscana, lo conoscerà per le sue pubblicazioni sul dissacrantissimo Vernacoliere.
Quel che di lui adoro in maniera smodata è la prosa forbita che scivola in battute crasse, volutamente esagerate e con risvolti quasi sempre non-sense o volutamente banali da apparire di una ricercatezza sublime.
Sardelli è direttore di un orchestra di musica barocca di cui qui sotto trovate anche un link

http://www.modoantiquo.com

Nel corso della sua multiforme carriera - di cui l'attività satirica rimane comunque una specie di divertita appendice utile, penso, a non impazzire nell'autocompiacimento - ha ricevuto due nomination ai Grammy Awards per la sua ricerca nella musica antica.

Tuttavia, visto che un orchestra che mi delizi con un ora di svolazzanti firulì firulà di ottoni e legni, mi provoca un sollazzo che pospongo solo al grattugiarmi i coglioni con lo smeriglio, questo post serve essenzialmente a dare un assaggio della sua grandezza quando scrive quelle che lui chiama "Proesie".
Eccovene un saggio


Rimembro fiero
e sul collo pongoti
in guisa di superbi orpelli
due o tre manate
date bene
così impari a pulirti il culo con
le tendine del gabinetto.


***

Vezzosette
pastorelle
che han nel crin
lucenti stelle:
or cantate,
or ballate,
mai nel culo
lo pigliate.


***
Se pei pindàrei colli
a' patrii lidi il ferro
rapir che mobil seno fé
e d'altre terribil favella mòve
con novelle opre il fosco rio,
io passerei anche
verso le sette.


***

SONETTO LXVII
Dove il Proeta dimostra come la sola vista della sua disïata dama fomenti in lui un amoroso desire ch'il contener soverchia ogni sua possa, et a mala pena obliterarne i segni, pur provando, ei non riesce, talché, col volto di rossor dipinto, ad essalei schiettamente appalesa la condizione sua.


Sentilì
che
muscolo.


***


SONETTO CLIV

Qual callido nocchier che in turbinosa
e ria procella il legno suo ingiuriato
da' flutti che flagellan senza posa
dispera di salvar e naufragato

già vedesi il meschino di repente
finché tra ' nembi il chiar d'un sol baleno
il porto di lontan fra l'onda algente
gl'addita e invita a riposarvi in seno

così pur io nel crudo mio martoro
conosco col risplender di due lumi
la pace che il mio cor da lungo spera

ché più di gemme, ed ostro, e mirra, ed oro,
la stimo di valer, e neanco i numi
potrìan partecipare all'estrazione di 15 scooter Gilera.*

* Promozione valida fino al 15/4/2009


***

Alcune vignette, illustrazioni e dipinti e una coda finale di una barbosissima roba barocca per la quale mi toccherà, appunto, accendere lo smeriglio e calcare gli occhiali da saldatore:









***




Ma cazzo, a parte le scintille che fanno i miei coglioni, che invidia porca troia...

venerdì 10 settembre 2010

La bestemmia è come un reset


ATTENZIONE! QUESTO E' UN POST MOLTO BLASFEMO. CHI CONTINUA NELLA LETTURA E' AVVISATO.






I Toscani sono di parolaccia facile, ma sono soprattutto grandissimi bestemmiatori. Noi fiorentini su tutti. Solo a Verona, ho sentito la stessa disinvolta facilità di imprecazione ( zio can! ). Il nostro territorio è disseminato di chiese, tabernacoli, tombe etrusche, eppure con la divinità abbiamo un rapporto piuttosto "informale".
Questo post trae spunto da uno pubblicato da Lindalov giusto ieri. A un certo punto Yin si domandava quale fosse il modo consono per enunciare la bestemmia salvifica. Secondo Yin la bestemmia per avere potere terapeutico contro la sfiga deve essere roboante e ringhiosa. Per Lindalov invece deve essere pronunciata sottovoce, sennò la sfiga ti sente e si accanisce ancora di più.
Personalmente credo che, se la bestemmia si riesce a comprimerla sotto i 15 db, vuol dire che non tutto è perduto, o, che l'evento che ci riguarda non è meritevole di bestemmia potente.
Soprattutto credo che ogni bestemmia abbia un suo campo di applicazione.
La bestemmia ( "moccolo", in toscana ) ha una valenza multiforme. Da potente chiosa degli eventi funesti ( "NO! DIOHANE, NO!!! ), fino al fiorentino intercalare amichevole ( Guarda chi c'è, diohane!!?! Grande ciccio, come stai, dioboia? )
A Firenze ( e credo nel resto d'Italia ) la bestemmia più utilizzata è il diohane ( dove "hane" sta per cane ).
Penso che nella hit parade delle bestemmie al secondo posto si trovino tre esclamazioni ex equo:
"madonnamaiala", "dioboia", e "porcodio" ( sotto la linea degli appennini "porcoddio" )
Dopo viene l'erotico "puttana della madonna" ( o madonna puttana, dipende da molti fattori esterni ), il satanico "diobestia" e simpatico "porcogesù" ( quasi mai dedicato a eventi gravosi ) e il diomajale da me raffigurato nell'illustrazione.
Scendendo giu dal podio si ammassa il tripudio della bestemmia jazz. Quella improvvisata: "diomerdoso", "diolupo", "dioserpentedellamadonna","accident'ai bbecco di gesù", "madonnaimpestata", ecc ecc.
E' nella concatenazione ed elaborazione della bestemmia che il toscano è maestro.
( es: "madonna-vagone di riso, ogni chicco tre volte maiala..." )
Se vi trovate al golf club e il vostro swing con ferro 7 spacca la vetrina del bar, potrete lasciare partire un
"No!diohanediddio!!! Ora tu lo senti ì barista, acident'al cane di gesùmmorto...".
E' evidente che la bestemmia viene enunciata nella speranza di mandare in crash lo spazio-tempo e che tutto il Creato si paralizzi nell'indignazione, dandovi così il tempo di scappare alla chetichella sul caddy.
Tuttavia, nel 99% dei casi quel che riuscirete a ottenere in cambio sarà un urlo gutturale dal bar:
"Oh'mbecilli, porcoddioOO!!! Quelle mazze stroncatele nì culo delle vostre mamme, acident'allamaialadellamadonnatroia!"
La bestemmia può esser sussurrata per sorpresa sgradita; tipo, si rompe un laccio mentre vi state mettendo le scarpe ( diohane.... no, dai... non ci credo!... )
Può essere ringhiata a denti stretti: avete appena fatto un colpo in banca e l'auto non parte ( "diomeeeerdosooo" , dove il vibrato sulla "Er" e sulla "O" vorrebbe essere quasi un onomatopeica del rumore del motore che si accende )
La bestemmia può essere esplosiva: di gioia per un gol ( "SIIIII!!! Diohagnaccioooooo!!!" ) per rendere grazie a dio.
La bestemmia è comunque più spesso, di rabbia: ad es. sempre per un gol, ma nella porta sbagliata ( "No! DiohaneeeeeEEE!" rivolta con pugni al cielo, in segno di sfida verso il destino cinico e baro )

In tutte le evenienze, la bestemmia ha il compito di richiamare l'attenzione del divino, che in quel momento parrebbe in altre faccende affaccendato.
Infatti il "moccolo" è ultima spiaggia.
L'estremo tentativo di rimettere in carreggiata una situazione disperata, o il punto e a capo terminale a una situazione irreparabile.
Una specie di ctrl+alt+canc.
Ma è anche sigillo di amena confidenza cameratesca fra amici intimi ( "Che bello, dioboia, andare ad Assissi tutti insieme eh, ragazzi?" ).
Un paese che ha mandato in culo la sua grandezza per lasciar spazio alla pietas pelosa vaticana, trova nella bestemmia un moto d'orgoglio.
Come se Costantino non avesse mai vigliaccamente ripudiato il Sole per sconfiggere Massenzio, e Teodosio dopo aver dato una pedata nel culo a Ambrogio avesse sconfitto con le sue spade, e non con la croce, il nemico.
E invece è andata male.
Costantino prima e Teodosio poi hanno dato Roma alla chiesa. Massenzio annegò nel Tevere e Ambrogio è diventato Santo.
A noi non resta che la bestemmia.
Triste retaggio pagano di quel che poteva essere, non avesse preso un papa il monopolio dello spirito di un paese.
Che brutta fine, diohane.

Yang

giovedì 9 settembre 2010

Interferenza Erotica numero 2 ( Penombra )



Michelangelo Merisi avrebbe apprezzato le luci.


Non solo le luci.

( potete cliccare sulla foto, se ne avete voglia )


mercoledì 8 settembre 2010

Guapperia release 2.0

Sapete bene la nostra passione per la buona musica. E dove c'è buona musica, ci sono Yin e Yang. Ieri dovevamo andare all'Hammersmith Apollo, solo che all'ultimo sono stato chiamato da un mio amico che mi ha detto che a Londra pioveva, e non avevamo voglia di portare l'ombrello. Sicchè siamo rimasti a casa e abbiamo guardato X Factor.
Ehmmmm...
Ok andiamo avanti. Mancava Morgan e la mancanza si sentiva eccome. A dare un minimo di brio in più ci ha pensato quel grandissimo pezzo di fre...sca donzella che è la Tatangelo:
A un certo punto è stato mostrato un dietro le quinte dove lei litigava con Milly D'abbraccio ( scontro fra titani ). La moretta ha fulminato tutti pronunciando contro la D'abbraccio la seguente frase:
"Se una persona non vale niente, il suo insulto vale zero".

Sticazzi!!! Niente male come risposta serafica.
Stavo pensando che la Tatangelo avesse qualche numero; una risposta così glaciale poche volte l'avevo sentita.
Poi ho visualizzato una scena:

Annuzza e Gigi D'Alessio a mangiare in un ristorante a Posillipo. Tavolo in terrazza.
Lei chiede a Gigi cosa dovesse fare con coloro che dileggiavano la sua arte.
Gigggi vede 'o mare quant'èbello e ispirato da cotanto sentimento risponde: "Se una persona non vale niente, il suo insulto vale zero".
La Tatangelo fulminata dalla portata epica di quel distillato filosofico, abbassa gli occhi, quasi si rendesse conto di non esser degna di sedere al desco con quel genio che ha sposato.
Annuisce impercettibilmente col viso e sottovoce domanda:
"Cosa devo fare adesso, Maestro?!
Gigi si alza. Va alla ringhiera. Dandole le spalle le dice:
"Va, e porta la parola alle genti"
"Si, Rabbi..."
Lei fa per andare, ma, prima, chiede di nuovo:
" E per... il conto...?"
Gigi non si volta ancora. Inclina la testa sull'asse del collo di 8 gradi. Significa: "Ci penso io qui..."
Lei si accomiata inchinandosi e contemplando il sole che tramonta sul mare, regalando alla testa in controluce del marito, tanticchia di aureola.


"Se una persona non vale niente, il suo insulto vale zero".
Penso sia una frase tipo in "certi" ambienti.
E' la versione aggiornata del partenope insulto "Omm'e'mmerd".
L'uomo da niente. Che non ha valori, nè soprattutto, le palle per imporli, e imporsi.
Non c'è niente di più offensivo in questo paese, che del guappismo elevato al cubo ha fatto la propria pietra angolare.

Anna Tatangelo ha fatto una maglietta con quella scritta e l'ha donata al presentatore, Francesco Facchinetti.
Ma siamo pronti a scommetere che le serigrafie sono già al lavoro per la stampa.
Noi, da veri trend-setters, ci siamo portati avanti.
YY

lunedì 6 settembre 2010

Dammi il tuo captcha e ti dirò chi sei


Giucas Casella?
Ci fa una bella sega.
Wanna Marchi?
A nostro confronto è una santa.
Othel..?
Ma per favore dai... Othelma!?... Siamo seri.
Ci vuole una minima dignità anche nello sporcarsi le mani! Eccheccazzo!
Comunque sia...
Tattararàààà!!!
Maghi e santoni di tutto il mondo tremate:
A farvi le scarpe potrebbe nascere oggi una nuova specie di maghi cibernetici.
Abbiamo notato che il codice captcha che ci appare al momento di postare i commenti con cui tediamo i nostri amici di blog, a volte regala neologismi o fonemi interessanti.
Ci siamo divertiti a leggere il captcha di qualche amichetto e dare un interpretazione della persona che sta dietro quel blog. Ammettiamo che talvolta abbiamo dovuto usare il tasto refresh, perchè le parole che venivano generate erano inutilizzabili.
Ci spiace che alcuni fra i quali avremmo davvero voluto fargli un captcha così, non usufruiscono di questo servizio di sicurezza. E' il caso del Rospo, della Grace e di Will piuttosto che della Desi, di Amore immaginato e pure della Chica.
Si vede l'altissimo grado di tolleranza che possiedono li porta a non usare il codice di sicurezza.
Anche un mio amico la pensava in questa maniera: "Ma che mi frega del codice captcha, - diceva, gonfiando il petto - io lascio il mio blog libero a tutti!". Poi un giorno si è beccato un lavoretto di phishing coi contro cazzi. Gli hanno clonato la carta di credito e fumato 1350 euro.
Gli abbiamo chiesto se fosse ancora convinto a non utilizzare il captcha, e lui: "Certo! Convintissimo! Il web è libertà!
La sera gli abbiamo mandato un hacker con un uccello così che è entrato in camera sua e l'ha inculato mentre dormiva.
Adesso ha chiuso il blog*.

Veniamo alla lettura dei codici segreti dei nostri amici:


Primo Estinto
: Invio il commento e mi appare la scritta "Worpided". In inglese Warped vuol dire "Deformato". Non è molto carino... Faccio un refresh. Appare la scritta "Amfan". I am fan? E' un fan? E di cosa? Intendiamo, di cosa oltre della fi.a e del Pd? O forse... Non è un temine inglese: E' romanesco. E' un infame ( Ah'nfame!!!). Povero Primo Estinto. Il Captcha non ti ha voluto bene. Siccome siamo certi che invece che tu sia una persona squisita iniziamo a dubitare che la nostra ricerca potrà non essere infallibile ( eufemismo ).

Il Magico Mondo di carta di Totò: Invio il commento e appaiono le parole "Constore". Con Store... In effetti il suo blog è una specie di negozio. Una cartoleria virtuale. Internet uguale bidimensionalità. Quasi come le sue figurine prima di essere ritagliate. Uno dei miei blogghi preferiti.


Tylerdurden ( fabbrica del dissenso ): Il più bel captcha lo regala Tyler Durden: "Catarche" è la parola che mi scodella il generatore. Un misto fra catarsi e recherche. Una ricerca introspettiva dunque. Notevole davvero.

Rossa: alla Roja il captcha mi spara uno "Strow". In inglese "Straw" è paglia. In effetti, mi sembra assai appropriato vista la sua coda di pavone in vimini. Faccio una ricerca sul traduttore di Google. Scopro che "Strow" significa anche paglierino. Altro che bacchettona!Alla rossa piace la pioggia dorata. Slurp!


Premio Petrolio; invio commento. Salta fuori un "Bifie". Beef in inglese è manzo. "Beefie" potebbe essere quindi "manza". Se tu, Pet, sei quella della foto direi che il captcha ci azzecca alla grande. Faccio un refresh: appare prima un "Substabi". Quindi una persona non propriamente stabile. Altro refresh e vien fuori prima "Turgid" e poi "Minest"... Direi che manza va più che bene...

A Seta Rossa appartiene il captcha "Votoproz". In effetti la sua simpatia per il nano a forma di scaldabagno è evidente. C'è chi lo chiama papi. E chi si accontenta di riconoscerlo come un pro zio. E lo vota pure. Il massimo è quando faccio un refresh: "Resserpe" è la parola che ne scaturisce. Uh!!! Un sovrano rettile! Ecco quel che è la nostra amica arrapatissima. Il medico da cui tutti vorremmo un giorno esser visitati.


A Rofrano al momento di inviare il commento di stamani il pc mi chiede di riscrivere la parola "Spitinve". Uhmmm "Spit Inve"... Spit Inverse? Un direttore d'orchestra che sputa controvento? Forse per non prendere in pieno il primo violino? Faccio un aggiorna. Vien fuori "Pronate". Come le donne che giacciono prone ai suoi piedi. A meno che non sia un ordine imperativo di stendersi su un divano: "Ai miei ordini, pronate!"

Inneres Auge invece ha un bel codice e lo scopre Yin: "Streifi". In tedesco "Streif" vuol dire Pascolo.
Il suo blog è sempre un bel posto dove andare a fare un po di pastorizia. Il buon Inneres allora è un pastore dedito alle pecorelle. Devo star attento a mandarci Yin da sola...


Lorenzo ( le parole inutili ): l'aulico poeta autore dei commenti fulminanti viene scoperto da Yin con un codice che a me non dice nulla: "Makieiv". Ma Yin mi spiega. "Ma chi è Iv" ! ( Eve, in inglese è Eva e si legge Iv ). Quindi Lorenzo, da buon poeta marpione sta cercando qualche compagna con cui scappare dal paradiso? Oppure è semplicemente il frutto della sua attitudine darwiniana che lo porta a dubitare di Eva come progenitrice di tutti noi?

Fine dell'esperimento. Attendiamo curiosi che ci facciate un captcha come una capanna. Visto che noi lo utilizziamo.

Ciaoccari!!!

* La storia dell'amico inculato è falsa. Tranquilli.
Se invece qualcuno/a ci sperava, ci spiace davvero di doverlo/a disilludere. Niente hacker superdotati stanotte.

Ps: Sarà bene che ci crediate nel nostro potere magico.
Guardate quello di cui sono capaci i nostri due allievi Illusionators.

venerdì 3 settembre 2010

Bugiardino





Più sono piccole e più sono carogne. No, non sto sputando sentenze sulle donzelle ... piacerebbe eh?!? Parlo delle medicine. Da qualche giorno non sto bene e dopo mille peripezie per trovare il sostituto del sostituto del mio medico di base, aver perso qualche ora di lavoro, essermi probabilmente infettata nella sala d'aspetto stracolma di vecchietti dediti al racconto delle loro sfighe, sono riuscita ad avere un colloquio. Da subito vengo bacchettata per l'attesa, ma già lo sapevo, non sono una piagnona e sono sempre fiduciosa sul fatto che così come è arrivato il male poi se ne va, come per magia. Questo rimprovero ovviamente mi mette in allarme,cerco allora di concentrarmi sui sintomi da snocciolare, anche se la vista dei foruncoli sulla faccia, e i ripetuti starnuti del medico in questione mi distraggono e mi conducono in digressioni mentali davvero stupefacenti. Riesco a raccontare due sintomi ( non sono mai quelli più importanti ) e il doc mi liquida con un foglietto rosso e due parole:
"Le do un disinfettante - 1 di sera per 7 giorni grazie e arrivederci".
Ora tra gli amici abbiamo numerosi medici e infermiere e non vorrei urtare la vostra sensibilità: MA COME CAVOLO FA UN COMUNE MORTALE A NON CADERE IN DEPRESSIONE DOPO AVER LETTO IL FOGLIETTO ILLUSTRATIVO?
E perchè scrivono così di merda, se stanno prescrivendo farmaci con infiniti effetti collaterali? Si credono fighi? Va bene che la Conoscenza è fatica e fronte imperlata.
Forse deve essere un vecchio retaggio dell'antico alchimista che è in alcuni dottori.
Io sono una abituata a fare la sfoglia mentre va in onda la pubblicità dell'anti diarroico. E dopo aver visto che la diarrea non impedirà alla coppietta di vedere il Parsifal ( ahahahah! ) vieni sorpresa da una voce asettica finale a mitragliatrice che mette in allarme sul fatto che si, non vi cacherete addosso durante l'ultimo atto ma è pur sempre "unfarmacoevausatoconcautelaleggereconattenzioneilfoglioillustrativocomedadecretoministerialeeblablabla".
E infatti è quel che faccio io. Io il foglietto illustrativo lo leggo.
Tutto.
Però è chiaro che nel momento in cui le leggo, il male in questione è magicamente scomparso pur di evitare di assumere quel farmaco che reca in dote una pagina di effetti collaterali.
Veniamo al farmaco in questione: confezione piccola e di un "rassicurante" verde prato. Pastiglie microscopiche che mai ti farebbero pensare ai rischi in cui vai incontro. Eppure dopo le 32 righe di interazioni iniziano le prime vere maledizioni:
I principi attivi di questo farmaco possono causare stimolazione del sistema nervoso centrale associate a sintomi autonomi periferici, indurre convulsioni ed esacerbare disturbi psichiatrici. Glom1 !
Se ho ben capito ci sarebbero degli automi, o androidi, in periferia che mi potrebbero mandare ai matti.
Nel corso della terapia si possono manifestare infiammazione e lesioni con rottura dei tendini glom2 !!
Cioè... Potrebbe darsi che mentre me ne sto sul divano a guardare Beautiful, mi vengano le stimmate!?
E ancora: può alterare la capacità di reazione, non esporsi alla luce del sole ne diretta ne indiretta, sono a rischio di emolisi ...
Ed ora veniamo agli effetti indesiderati ( quindi i precedenti erano gli effetti DESIDERATI!!! ) che "riassumo": problemi gastrointestinali anche acuti, dolore addominale, diarrea, capogiri, cefalea, nausea, fotosensibilizzazione, nervosismo, dispnea, senso di fatica, dolore lombare, debolezza, senso di malessere, pririto, eruzioni cutanee, febbre, brivido,edema del viso, edema della lingua edema della glottide, ipotensione arteriosa fino allo shock grave, flautolenza, vomito, stipsi, candidosi della bocca, gerani, colite pseudo membranosa, insonnia, tremori, sincope, parestesie, contrazioni muscolari, sonnolenza, confusione, convulsioni, agitazione, atassia, alterazione dell'umore, ansia, allucinazioni, otalgia, tachicardia, edema, ipoglicemia, nefrite intestinale, poliuria, ritenzione urinaria, insufficienza renale, epatite, linfoadenopatia, porpora, aumentata fiblonolisi, trombocitopenia, trombosi cerebrale, vasculite, artralgia, crampi alle gambe, edema laringeo, edema polmonare, sindrome di Steven - johnson, epidermolisi necrotica, dolore occulare, fotofobia, morte!
Con tutte le cose che potrebbero capitarmi, la morte la accolgo come una panacea di tutti i mali!

In pratica se non muoio durante l'ennesima scarica di diarrea per arresto cardiocircolatorio e spasmi muscolari per difendermi dalle allucinazioni in cui una mandria di buoi mi sta per caricare ci si risente lunedì. Buon w.e. a tutti. e che il foglio illustrativo me la mandi buona.


ps. IL TEST A SORPRESA: In mezzo agli effetti collaterali c'era una parola che non c'entrava niente. Quanti di voi l'hanno letta? Non vale rileggerla adesso!!!
Non siate bugiardini!

Il lamento di Euridice

Gli amici spero mi perdoneranno, quello che c'è qua sotto è abuso di mezzo pubblico per scopi privati.
In breve: io e Rofrano in un suo post recente ci siamo scambiati le nostre opinioni sul nostro reciproco approccio alla musica. La discussione poi ha abbracciato le arti in genere.
Ognuno dei due ha difeso posizioni che in molti punti sono diametralmente opposte ( benchè non manchino di somigliarsi in altri ). Rofrano è un grande. Questo è bene dirlo subito. Non mi vede neanche. Ci siamo conosciuti grazie alla comune amicizia per Seta Rossa e la passione per Quasimodo.Lui ha fatto sacrifici e sforzi e vive di e per la musica. Il sottoscritto, al quale tutti dicevano che aveva una predispozione innata, la ascolta e basta ormai. Consiglio di dare un occhiata al suo blog.
Lui dall'alto della sua vastissima cultura difende una posizione di approccio che non può prescindere dalla conoscenza. Io dal basso della pigrizia che mi ha sempre fatto confidare nel talento come forza che mi trascende e mi prescinde, non ho altri argomenti che dire che l'arte è qualcosa molto più ancestrale e magico. Ovviamente entrambi sosteniamo anche le tesi dell'altro. Diciamo più o meno a percentuali inverse. Se avete abbastanza palle per sciropparvi la nostra discussione, questo è il link dove trovate la discussione

http://maxrofrano.blogspot.com/2010/08/lamento-di-orfeo.html

Siccome quel che più mi caratterizza è il non prendermi sul serio, ho deciso di fare un post della mia conclusiva risposta. Sintetizzando brutalmente ( e non è giusto, lo so, perdonami Max ): Rofrano asserisce che "l'esperienza artistica piena" con certa arte "alta" possa valere più dell'esperienza con la più bella donna della vita di un uomo. La mia risposta non ci stava nel suo spazio commenti e spezzettarla avrebbe fatto perderle forza.
Ne è venuto fuori un raccontino alla Woody Allen.
Enjoy it

Sono sdraiati nel letto.
Dopo infiniti minuti di silenzio lei trova il coraggio di parlare:
- Che hai?
- Che ho? - risponde lui
- Non far finta di niente, sai benissimo cosa intendo..,
- Te sei fuori di testa - dice lui alzandosi da letto con uno sbuffo
- Non ti alzare! Vieni qui!
- Ma che vuoi!? Mi spieghi che vuoi? Di cosa parli? - lui si spazientisce ma tradisce sofferenza.
- Sai bene cosa voglio! Voglio che mi dici cosa ti succede! Mi parli a mono sillabi... Non mi sfiori più... Non facciamo più l'amore... - lei adesso ha quasi la voce rotta in quella confessione. La manifestazione dell'evidenza, la pronuncia di quelle frasi, la portano sul bordo di un precipizio. Oltre il quale si staglia la realtà in tutta la sua brutale dimensione. Quasi come il dirlo, rendesse improvvisamente più tangibile tutta quella tristezza. Come se ammetterlo desse la dimensione di quanto sia vasta quella desolazione.
- Non fare così... Non piangere... dai...
Le parole di lui hanno ovviamente l'effetto contrario. Lei trabocca. Esonda. E perde l'inibizione che l'aveva tenuta al riparo in quella sua vigliacca meschinità.
- Hai un... altra?.... - chiede lei tremante
- Cosa? Ma figurati!?
- Ammettilo! Hai un altra!
- Ma che cazzo dici??? NO!!!
- Allora che hai?
- ....
- Parla!!!!
- Ok. Parlo. Te lo dico. Hai ragione. Devo dirti tutto. Dovevo farlo molte settimane fa.
Lei crolla sulla poltrona. A quel punto è talmente sfiancata e terrorizzata da quello che lui le potrà dire, che quasi si pente. Vorrebbe tornare indietro nel tempo. Non vuole sapere.
- Ti ricordi, quel giorno in cui ti ho detto che uscivo per andare a correre e pioveva?
- Si...- lei è quasi stordita dal panico che le sta entrando in circolo
- Non sono andato a correre...
- Dove cazzo sei andato... - trema, sapendo quel che lui sta per rispondere.
- ... Al negozio di dischi... - dice lui, e le mette una mano sulla spalla quasi a rendere meno dolorose quelle parole.
- Cazzo! No! Noooooo! Mi avevi detto che avresti smesso!!!!!!
- Hai ragione...
- Ho ragione un cazzo! Avevi promesso. Giurato!
- Scusami...
- Sei un uomo di merda
- Si. Forse si.
- E chi cazzo è il fortunato stavolta?
- Wagner...
- Wag... Mi prendi per il culo????
- No.
- Sei un povero pazzo.
- Gia.
- Ti sei fatto il Parsifal...
- Si
- Cristo santo! Il PARSIFAL!!!???! IL PARSIFAAAAAAAL!!!!
- Si.
- 5 ore di merda tedesca!!!!
- Non è il caso di offendere. Calmati,
- Non è il caso di offendere??? VAFFANCULO TE, WAGNER, E IL SACRO GRAAL!!!
- Sei patetica...
- Io sono... patetica? Te sei pazzo!!!!!
- IL PARSIFAL MI HA FATTO PROVARE EMOZIONI CHE TU NON MI DARAI MAI!!!
Mentre confessa e grida, la guarda nel suo splendore. E' una donna bellissima. E questo provoca una reazione ancora più scomposta
- Non me ne faccio di niente delle tue tette! Le tue cosce tornite? Il tuo addome sodo e il culo da urlo? La tua bocca??? E' tutto così... Tutto così volgare... Tutto così... dozzinale rispetto ai movimenti di quell'orchestra! Ecco! Lo volevi sapere??! Te l'ho detto!!!
- ...
- ...
- Quando è così...
- Scusami. Non volevo.
- Vaffanculo! Hai capito??? VATTEN'AFFANCULO STRONZO!
- Ma si! Sai che c'è? Me ne vado. Mi hai rotto il cazzo.
Lui si veste. Riempie una valigia con le prime robe che capitano.
- Quando posso passare a riprendere il resto delle mie cose?
- Le tue cose? Quali cose? Quali cazzo di cose? - fa lei beffarda.
- Lo stereo. I dischi di classica.
- ...
- ...
- Vieni domani. Troverai tutto pronto. Lo stereo, e tutta la tua merda di dischi.
- Grazie.
- Grazie un cazzo.
Lui esce.
Lei resta per minuti, forse ore, su quella poltrona. Contemplando quel che è appena accaduto e che le dispiega davanti un futuro di incertezze. La paura che sale e inizia ad attanagliarle la gola.
Il pensiero torna ai bei momenti. A quelle giornate così luminose. Il dubbio di aver esagerato inizia a scivolarle attorno come un serpente.
Improvvisamente guarda lo stereo.
Si alza e si dirige a quell'impianto che è costato migliaia di euro.
Accende il cd. Dentro il lettore c'è ancora il terzo disco dell'edizione Deutsche Grammophon del Parsifal. Fa partire il disco. La sala viene pervasa dalla magia sonora.
Tutto è sospeso. Adesso sa. Lei Sa! Sa e vuole richiamarlo.
Prende il telefono e sta per comporre il numero, quando il suo occhio scorge una cosa strana.
Un lembo che sembra tessuto o qualcosa di simile penzola da una cassa.
Si avvicina.
E' un preservativo. Usato!
La cassa è oscenamente sfondata nel subwoofer.
Guarda dietro la cassa acustica. Trova un cimitero di fazzoletti accartocciati. Incontrovertibilmente glassati da sperma secco.
Scuote la testa rassegnata.
- Povero rincoglionito...

Butta il telefono sul divano e va a farsi una doccia.


mercoledì 1 settembre 2010

September's here Again

Il sole risplende sopra i suoni di una risata

Gli uccelli si posano sulle croci di antiche chiese grigie
Ci diciamo d'essere innamorati
Mentre in segreto speriamo che piova

Sorseggiamo una Coca giocherellando

Settembre è qui, di nuovo
Settembre è qui,
di nuovo


( David Sylvian: "September". Se non è la perfezione, è probabilmente qualcosa di molto prossimo )