Sapevo che il nostro amore stava diventando troppo complicato. Ma non volevo ancora arrendermi a quella sensazione che mi tagliava dentro. Come se non bastasse il bus n. 12, sul quale lo avevo visto la prima volta, esibiva un cartello sconcertante. "Fine corsa"!
Mi sentii presa in giro; avevo preso mezza giornata di permesso per rivederlo. Io imbellettata come si conviene ad un perfetto incontro erotico in mezzo alla strada, mi trovai davanti alla nuova campagna pubblicitaria: Una gigantografia che lo ritraeva con una altra.
Ebbene, mi tradiva allora. E lo sapevano tutti. Dovevo immaginarlo.
Era sempre stato così distaccato mentre sfioravo le sue labbra stampate sui pannelli.
Di quella giornata rimase la mia foto, in guepiere scattata dall'autista del bus, mentre tiravo uova al cartellone.
Yin