Il settimo seme di Persefone





I commenti ai post o a foto sono i benvenuti e liberi a tutti!!!





mercoledì 28 settembre 2011

Indice di gradimento (e medio su per il culo)


L'indice fa il suo mestiere: indica.
E indicando indirizza lo sguardo su qualcosa o qualcuno.
A questo qualcosa o qualcuno viene rivolta la nostra attenzione o quella di altri a noi vicini.
Il medio no, si piazza sempre di mezzo. Il medio, media.
Il medio è visione di massa.

Fanculo alla visione di massa.


Riprendo un post di un paio di settimane or sono della bella ( e gradevole ) Kamala.
Il suo post lo trovate qua:



Kamala si interrogava sulla platonica questione della bellezza, e sull'impossibilità del determinarne canoni di oggettività.
Tutti sappiamo che i modelli di bellezza sono strettamente collegati a fenomeni culturali e sociologici di un epoca. Sappiamo per esempio che qualche secolo fa le culone erano magnificate come massima espressione femminile ( e ancor'oggi è così presso certe popolazioni che fanno un equivalenza "opulenza = bellezza " ).
Sappiamo pure che qualche centinaio di anni addietro il seno piccolo era preferibile, mentre oggi conosciamo lo sviluppo alternativo che hanno avuto prodotti come il Saratoga, silicone sigillante.
Ovviamente non limito il discorso alla bellezza femminile.
Anche i canoni estetici maschili hanno subito continui mutamenti: fino a pochi anni fa, la barba era sinonimo o di barbosità saccente o di terrorismo sinistroide. Adesso la barba è cool. I capelli lunghi sono stati cool, poi sono stati tamarri, poi di nuovo cool e adesso sono di nuovo in capo a poca gente.
E mentre un tramonto, un mare in tempesta, un bocciolo di rosa e un infinità di prodotti "artigianali" di madre natura sono OGGETTIVAMENTE belli e da millenni suggestionano i cuori di miliardi di esseri umani, lo caducità dei canoni estetici vale per la bellezza legata ai manufatti umani.
Certi designers o architetti hanno compiti difficilissimi: ovvero disegnare oggi quello che andrà in produzione solo fra qualche anno. E con l'accellerazione alla variazione camaleontica dei gusti è davvero arduo azzeccarla.
Mi viene in mente un auto come la Avantime della Renault, bocciata dal mercato, ma secondo me ancora oggi bellissima. O al contrario certi progetti architettonici di Wright che avevano e hanno e avranno la capacità di apparire sempre moderni.
Poi ci sono marchi che qualsiasi cosa facciano vengono a priori marchiati come "fighi". Penso a BMW, a Apple, ecc... Ma li si entra nel campo dove pascola il popolo bove.
Il fulcro del discorso non è quanto sia potabile bellezza fine a se stessa ( anche se Platone potrebbe tirarmi della gran merda addosso dicendomi che la bellezza non è mai fine a se stessa ).
Il fulcro del discorso è il discernimento della GRADEVOLEZZA.
La gradevolezza è ovviamente di stretta soggettività, come insegna Kant.
Pochi giorni fa ho discusso con Desire, perchè a lei piace Vasco Rossi mentre a me raschia i coglioni.
C'è a chi piace un simpatico guascone come Berlusconi e chi lo ritiene un viscido puttaniere criminale.
A chi piace il perizoma e a chi le coulottes ( a Yin il perizoma e a me le coulottes ).
Si vedono a volte coppie assortite in maniera davvero stramba: bellone con bruttoni, e racchie con figoni. Certo, ci potrebbero essere di mezzo altri fattori, in primis finanziari, ma molto spesso quelle due persone sono insieme semplicemente perchè si sono ritenute gradevoli reciprocamente.
Io e Yin siamo un esempio lampante.
Chi ci conosce non si capacita di come un ficone come me possa perder tempo con una come lei.
Eppure, non so spiegarmelo se non attraverso la gradevolezza.
Il suo corpo sinuoso è slanciato è gradevole. Come gradevole è la sua bocca carnosa e i suoi occhi orientaleggianti. Gradevole è financo il modo porco e perverso con cui fa sesso.
Meno gradevole è il fatto che sia cintura nera di karate e non posso permettermi di farla incazzare troppo.
Gradevolezza: ovvero quando una cosa ci aggrada. Ci piace. E come tale ci provoca emozioni positive.
Un qualcosa di cui ci serviamo per trarre giovamento. Che ci fa star meglio.
L'ho chiamata bellezza utile.
Una versione pragmatica di contemplazione.
Yang





lunedì 19 settembre 2011

Table 7 ( una chicca da non perdere )

Da mesi serbavamo in canna questa chicca pescata su Vimeo da condividere con gli amici.
Il cortometraggio è in inglese ma credo che pure una persona completamente a digiuno di quella lingua riesca a comprenderne il senso.
La scena è ambientata in un ristorante cinese e vede al tavolo due fidanzati che stanno discutendo abbastanza animatamente, cercando di imporre le proprie ragioni su quelle dell'altro anche se inizialmente lei sembra non voler affrontare la questione in un luogo pubblico.


Troviamo questo video delizioso e certamente ricorda il film "Le vite degli altri", ma in questo caso la leggera soluzione finale lascia piacevolmente sorpresi.
Il video è in HD e consigliamo vivamente di guardarlo a tutto schermo.

Speriamo che possiate apprezzare l'implicita semplicità del messaggio del cortometraggio come abbiamo fatto noi:

Yin&Yang say: Fanculo all'orgoglio. L'amore è un bene enormemente più prezioso.


Table 7 - short film from Marko Slavnic on Vimeo.

giovedì 15 settembre 2011

Dente perdente, dente vincente ( + consiglio finale )


Rieccoci con la fisiognomica!
Dopo gli anulari, i denti.
Allora: l'altro giorno sono stato dal dentaio a fare l'igiene orale periodica. Che poi... periodica un cazzo! Malgrado le legittime reprimende di questi ricconi, e il conseguente senso di colpa, uno dal dentiere ci va solamente quando i denti fanno male. Siccome i denti non mi fanno male da anni - scongiuri - ho vissuto quella giornata come una sorta di palingenesi mistica.
E mentre ero seviziato da questa virago in tutina verde e perso fra gli effluvi di anestetici e paste otturatorie varie mi è tornata alla mente una mia teoria:
I denti del giudizio.
E' sempre stata una mia fissa l'idea che si chiamassero così perchè, spuntando in genere in età adulta, fossero uno dei segni della maturità. Della raggiunta saggezza.
Ora, va detto che io non ho giudizio.
Nel senso che da una panoramica ( la lastra che mostra tutta la dentatura ) fatta anni orsono, risultò che i miei denti del giudizio non sarebbero mai spuntati, ma sarebbero rimasti per sempre occlusi, celati dalla ciccia gengivale.
Non è che abbia pianto alla notizia, giacchè farmi cavar molari è l'ultimo dei desideri.
E anzi, andavo intimamente orgoglioso del fatto che sarei rimasto sempre un bambino scapestrato. Mi ci vedo proprio a 80 anni con la fionda che mi aggiro per i corridoi dell'ospizio per vecchi perva.
Poi la strampalata tesi è andata chiusa in un cassetto assieme alla fata del dentino.
Ma oggi su internet ho scoperto il braccialetto con macabro ex voto autoctono che vedete qua sotto...
E ho scoperto pure che gli inglesi chiamano il dente del giudizio, "wisdom tooth".
Cazzaccio! Anche loro lo chiamano dente del giudizio!?!?
Io credevo fosse una menata italiana.
Vuoi vedere che ci deve essere davvero un collegamento fra la saggezza e questo dentone che a un certo punto dolorosamente viene alla luce, lacerando carni e infrangendo sogni, per permetterti di mordere la dura realtà!?
Molti se lo fanno togliere, sperando in una regressione, ma ormai l'innocenza è bell' e perduta.
Invece la mia coglionaggine sarà vergine per sempre, grazie ai miei denti del giudizio occlusi.
Non ci credete?
Fate un pò come vi pare.
Io intanto vado a farmi un birrino e un omogeneizzato! Gnè gnè gnè gnèèèè!!!

Yang

PS: Non credete ancora nella fisiognomica dentale?? Ascoltate allora i consigli di Yangaccio vostro:

i denti sono la prima cosa che una persona ostaggio dei propri ormoni dovrebbe guardare in una preda, maschio o femmina che sia.
Denti, belli, bianchi, e sorriso luminoso significano inevitabilmente bella persona, sana, fuori e dentro.
Difficilmente chi ha denti bianchi vi riserverà sgradevoli sorprese al momento di calargli le mutande.

Usate sempre questa precauzione prima di ficcare la testa in mezzo a gambe altrui.

Adesso potete sputare.

La Sinapsi ( poco ) malata:
Mi pare il minimo citare il più folle dentista mai rappresentato al cinema dal grande Steve Martin ne "La Piccola Bottega degli Orrori".

mercoledì 14 settembre 2011

100 di questi Alfredo



Un saluto ad Alfredo.
Chi cazzo è Alfredo? Boh!
Sappiamo solo che Alfredo è il 100esimo amico del blog.
Ci sembra sintomatico che chi ci ha permesso di raggiungere questo traguardo abbia come icona una cippa di cazzo di tutto rispetto.
Infatti un ringraziamento particolarmente affettuoso e coccolone viene fatto da Yin che sceglie per Alfredo l'omonimo pezzo di Vasco.

Solo che... Grrrr.... Notate come questo cazzone di Vasco abbia costruito 1000 canzoni sul giro di Baba O Riley degli Who... Cavolo... Lo sai che c'è?
Metto pure quella! Quello si che era un gran pezzo. Così impara Vascazzo...

Comunque sia,
Grazie davvero, Alfredo.
Grazie al cazzo!

venerdì 9 settembre 2011

D'accordo anulare

Guardatevi la mano e saprete cosa vi aspetta. Non è il palmo della mano, tuttavia, che dovete guardare, come farebbe una chiromante, bensì le dita: per misurarne la lunghezza. Se avete l'anulare più lungo dell'indice, significa che avete un alto livello di testosterone, siete più "mascolini" e avete una predisposizione a dominare, all'aggressività, alla sessualità, alle materie scientifiche, a determinati sport, ma anche all'alcolismo. Se al contrario l'indice è più lungo dell'anulare, vuol dire che avete un basso livello di testosterone e caratteristiche più "femminili". Lo hanno scoperto scienziati britannici, nel più ampio studio mai condotto sul rapporto tra le dita della mano, i livelli ormonali delle persone e le conseguenze che questi hanno nella nostra vita... ( ecc... )
Da Repubblica.it del 7 Settembre 2011

Ovviamente io e Yin ci siamo guardati la mano....
Di sotto vedete la foto.

E adesso capiamo il perchè di nostri molti problemi.

E soprattutto le migliaia di euro spesi in centri di disintossicazione sessuale.

Denaro, avrete ben capito, gettato alle ortiche...


giovedì 1 settembre 2011

4 Salti in Ascella ( Buon Settembre a tutti )

Cosa c'è di buono nell'autunno?
Cosa nel macero che consuma?
Cosa, in questa implosione che è la discesa lenta verso le luci che si smorzano, le ombre che si allungano, l'aria che si raffresca?

Cosa? L'aria che si raffresca, per l'appunto.
E' incredibile come ancora sopravviano tribù umanoidi repellenti a qualsivoglia deodorante.
E allora facciamo buon viso a cattiva sorte e accettiamo un po di frescura se questo significherà la pace di qualche ghiandola sudorifera, e il tacere di queste ascelle che continuano a saltare in aria, manco si fosse nella Striscia di Gaza.
Io e Yin adoriamo il caldo. Siamo lucertole. Ma non ci scordiamo che puzzare risulta abbastanza sconveniente nelle pubbliche relazioni.
Ieri ci è venuto in mente un prodotto che troverebbe senza dubbio il favore del mercato.
Il prodotto in questione lo vedete qua sotto.

Fondamentalmente è una cazzata per salutare tutti gli amici a cui speriamo di strappare un sorriso in questi primi giorni lavorativi ( almeno per noi ).

Buon Settembre a tutti!

YY




click to enlarge

ps: da notare la vincita dell'inquietante viaggio a New York, in questi giorni di macabre ricorrenze...

martedì 26 luglio 2011

♥ @rs ℗ompandi ( un indagine sociologica maschilista ) ♥




Facile dire "Ah! Quant'è bello il pompino! Che gioia fina!"
Ma insomma, andiamoci calmi, eh!
Facile è sicuramente dire "Bella la fica, e chi te la da ( R. Zero )".
Se avessi la fica sarei capace anche io di far godere un uomo! Ma nel pompino entrano in ballo diverse componenti che concorrono a poter accendere lo "WOW!".
La bocca è fatta sostanzialmente per introdurvi e sgranocchiare cibo. Il suo uso promiscuo, sebbene rodato da millenni, ancora sembra un fenomeno misterico per qualche ragazza.
Nella mia pluriennale esperienza di cono gelato posso dire che le donne che sappiano davvero fare un pompino coi controfiocchi siano troppo poche. Ahimè, che dolor!
La "fellatio" è vis autentica che non può prescindere da una vorace e spontanea adorazione per il membro maschile.
Molti fra i nostri amici saranno come noi, più o meno avidi consumatori di pornografia on line; e lì la mia tesi diventa chiara come il sole.
Se uno va su uno qualsiasi dei portali suddivisi per categorie pornografiche si renderà ben conto di quanto sostengo.
I principali portali grazie ai quali sono diventato socio onorario della banca del seme di Firenze, sono Tiava.com e Cliti.com ( nome fantastico, ne converrete, specializzato in film discretamente lunghi e perversi ).
Se si apre la categoria "blowjob" si nota subito la differenza che passa tra Colei che Sa e una che lo piglia in bocca perchè proprio non ha di meglio da fare.
Ora, almeno a me, guardare un pompino non eseguito con passionevole regola d'arte eccita quanto assistere in diretta a un discorso di paparazzingher ( quindi ben poco ).

Cerchiamo dunque di fare chiarezza su questa antichissima pratica di uso alternativo della bocca, catalogando i diversi tipi di approcci ( per lo più sbagliati ) alla Pompa:

- mod:"Sig.ra Rottermeier": Mutua il nome dalla rigida tutor di Heidi. Di lei possiede la stessa carica erotica. Ovvero nulla. Il pompino della "Rottermeier" solitamente la vede porre la bocca tipo culo di gallina, dal cui pertugio fa dardeggiare la punta della lingua. Le labbra solitamente hanno un umidità superficiale del 12%. Orgasmo maschile raggiungibile solo attraverso un introspettiva fantasia in cui si gode del fatto che alla stronza non piaccia farlo e noi da bravi machos, abusiamo di lei. Non di meno, se avete un appuntamento entro mezz'ora lasciate perdere.

- mod: "Nefertiti". La "Nefertiti" con la moglie di Tutankamon non condivide la bellezza. Piuttosto la bocca mummificata.
Le labbra sono preoccupate di coprire la dentatura evidentemente troppo acuminata. Non solo, ritraendo le labbra in quel modo, la "Nefertiti" cerca di non "sentire" il sapore della propria "merenda".
Umidità superficiale labiale 0,2%. Orgasmo maschile raggiungibile in: dato non disponibile; un mio amico sabato si è prestato a fare da tester con una "Nefertiti". Ancora non mi ha richiamato ).

- mod: "Commissario Rex". Nomen omen. La "Commissario Rex" non ciuccia, morde. Può essere anche piacevole senza esagerazioni, ma solo dopo aver raggiunto un erezione inscalfibile. Per il resto "der Commisar" ti lascia sempre nel dubbio se sei al cospetto di una perfetta imbranata o di una intima, sadica virago. Sottrarsi ai suoi morsi non è da gentlemen, per cui spesso la pompa si trasforma in una specie di via crucis. Sinceramente a me non dispiace, ma sono di pisello molto calloso e non faccio testo. I dati sull'orgasmo maschile sono pertanto molteplici. Alcuni sono venuti solo nelle mani del medico del pronto soccorso mentre gli metteva i punti. Per altri, come me, in una "Commissario Rex" fatta bene, si oscilla dai 5 minuti ( tempo per arrivare a un erezione antiproiettile, ai 5 minuti e mezzo. 30 secondi sono più che sufficenti per dirle: ti piace morderlo, eh? cagnaAAaaaaHHHhhhhhorgghsss.... )

- mod: Colibrì: la tecnica del "Colibrì" è di difficilissima messa in pratica. Si chiama così perchè la lingua sbatte sul glande con la stessa frequenza del battito di ali del simpatico uccellino. Pure apprezzandone l'impegno che una donna deve mettere in una "Colibrì", per me resta una pompa controversa. Direi che lo sforzo profuso per una "Colibrì" è quello che nel marketing definiamo "over-quality". Ovvero, una produzione molto dispendiosa che non viene apprezzata per l'impegno costato. Orgasmo maschile garantito anche se con tempistiche difformi.
Dopo c'è da calcolare che la partner con le mandibole e la lingua intorpidite sarà impedita nel parlare.
In taluni casi mi rendo ben conto che potrebbe essere un piacevole effetto collaterale.

- mod: "Dyson". L'Aspirapolvere. Altrimenti conosciuta come la Pompa di sentina. Si chiama così perchè chi la pratica non ciuccia il pisello, ma lo succhia. Al pari delle pompe di sentina di cui sono equipaggiate le imbarcazioni, usa un sistema di trazione liquida sottovuoto. E' una delle pompe più dolorose e pericolose. Non solo: molte donne non sanno che al momento dell'orgasmo, è DOVEROSO aprire la bocca. Tenerla serrata attorno al cazzo può provocare una depressurizzazione dei corpi cavernosi che sfocia in taluni casi in embolia. La "Dyson/sentina" è una delle mie più temute nemiche. Oltre che terribilmente fastidioso, attaccarsi una "Dyson" al glande può obbligare a uno stratagemma salvavita: una volta mentre venivo, durante una "Dyson", sono stato costretto a fare compensazione. Come fanno i sub! Mi sono tappato il naso e ho soffiato dagli orecchi. Dopo di chè sono stato mezza giornata in camera iperbarica.

- mod: "Ghiottona". Indiscutibilmente la migliore. La "Ghiottona" non succhia, non tira, non stressa. La "Ghiottona" fa tutto un misto. Soprattutto è il posizionamento labiale sul glande che ti fa comprendere che sei al cospetto di una "Ghiottona". Quel labbro corrucciato, "offertomi qual bocciuolo adagiato su sta cippa di cazzo" ( Petrarca ), è una palingenesi. L'esperienza totalizzante. La "Ghiottona" sembra che ti fagociti per intiero. Tutta la persona rifluisce in quei centimetri di durezza muscolare avvolti da epidermide morbida, umettata e umettante. La "Ghiottona", pure essendo una avida consumatrice di nettare maschile, non di rado, scenograficamente, si priva del sapore aeterno per farsi sbaffare iconograficamene il volto. Una dadaista, ecco cosa è la "Ghiottona".
Tu pensi che ti stai facendo fare una pompa, mentre è lei che ti sta mangiando. Lei che intimamente gode di un atto che solo nella mente bacata maschile e di qualche repressa, trasfigura in momento misogino.
Cannibalessa, la "Ghiottona" è la fortuna e la nemesi di chi la incontra.
Giacchè la "Ghiottona" molto difficilmente si accontenta di un sol cazzo.
A quel punto non resta che fare buon viso a cattiva sorte.
Ne so qualcosa....

Si accettano i contributi per continuare questa importante ricerca sociologica.


Yang

ps: a onor del vero il cunnilingus è ben più complicato. Ma di questo deve parlarne Yin.

martedì 24 maggio 2011

☯ Lobotomia di stato ☯




Il monologo a reti unificate del Presidente del consiglio in vista del ballottaggio delle elezioni amministrative, in barba ai richiami dell' Agicom e a regole sulla parcondicio ha prodotto i suoi primi frutti, multe salate alle reti Mediaset e Rai che si sono prestate a tale scorrettezza. Le prime più alte, che Mr. President farà fronte con il bancomat le seconde di minore entità che non ricadranno su Minzolini bensì sui contribuenti al canone...
Ora, a prescindere dai credi politici e religiosi, io sono abituata ad aspettarmi discorsi dal presidente della Repubblica l'ultimo dell'anno, dal Papa in difesa di chissà quale scempio, per una imminente guerra mondiale, ma sinceramente questo mi sembra davvero inopportuno.
Inopportuni mi sembrano i toni, gli insulti, le provocazioni che ineggiano alla violenza verbale e fisica, le scorrettezze e gli attacchi alla democrazia. Cercare di sviare l'attenzione sugli imminenti referendum che saremo chiamati a votare, l'apatia che il nostro paese sta vivendo a 360° da davvero troppo tempo. Per questo mi sento di reagire, perchè non voglio che questo episodio diventi l'abitudine, gas soporifero che ci hanno propinato e davanti al quale non proviamo più nessuna reazione. Per questo voglio porre alla vostra attenzione un fatto passato un pò in sordina e per il quale voglio esprimere tutta la mia indignazione.
Si tratta di due programmi televisivi. Voi direte, ma come tutto qui? Ebbene si, in un epoca in cui la televisione è stata monopolizzata da reality, programmi più o meno dichiaratamente schierati politicamente, trasmissioni trash, volgari, esisotno due gioielli. Questi due programmi, gli unici che ci possiamo permettere, depurati da pressioni politiche, che ci raccontano i fatti così come stanno, in un paese che la democrazia è abituata a masticarla come gomma americana danno fastidio pertanto a breve rischiano di non essere più tra i palinsesti.

Sto parlando di Report (Rai 3), per il quale non si è ancora deciso se rientrerà a far parte dei programmi della prossima stagione e Current (Sky) per il quale è previsto a breve l'oscuramento in Italia ...


Io non voglio "abituarmi" ad avere questo ...






Ma sono fermamente convinta di voler preservare questo ...





Yin

venerdì 20 maggio 2011

☯ AAA ☯





La nostra amica del Quore è rimasta incagliata in una storia d'amore con un tipo abbastanza geloso da consigliarci di girarle al largo, eccoci pertanto a a pubblicare il seguente annuncio:

( per i cecati, clickateci sopra )





( questa foto invece la mettiamo perchè non vorremmo che i soliti sfigati pensassero che in realtà lo sfigato è Yang che sta cercando figa a sbafo )


Yin&Yang

lunedì 9 maggio 2011

☯ E adesso le intuizioni di Yin: ventriloquismo onirico ☯



Cosa è che mi fa impazzire di una donna?
La tranquillità con cui riesce a stupirti. Il post precedente è un esempio.
Adesso ne faccio un altro. Opposto.
Pochi giorni fa, Yin mi ha fatto notare una cosa che ha messo in stand by il mio cervello per circa 20 minuti. E anche questa volta la cosa mi è stata detta mentre stavamo mangiando ( una pizza mi sembra ).
Ebbene, bella bella, mentre ci spazzoliamo questa pizza alla burrata, se ne esce fuori così:


- "Stanotte ho fatto un sogno.
"
- "Eh... "( il solito Yang con la testa fra le nuvole )
- "Eh... mi sono resa conto che durante i sogni i nostri interlocutori non parlano."

- "Eh? ..."
- "Facci caso. Durante i sogni, sentiamo parlare le altre persone. Ma non le vediamo mai mentre parlano. La loro voce ci arriva direttamente nel cervello, mai per via uditiva. Quindi il veder muovere la bocca è inutile."

Sono rimasto li. Con la mozzarella che cola dal trancio di pizza...
La riafferro con guizzo di lingua modello camaleonte e farfuglio:
- "Caffo! Hai vagione!"
- "Si. Pensaci bene. Non solo: Non si sente mai uno che parla con un accento di un altra città. Tanto meno di una lingua sconosciuta. E' come se la loro voce, le loro parole ci arrivassero direttamente depurate dalle onde sonore, senza bisogno di aprire bocca."
- "In sogno diventiamo tutti ventriloqui!?" - scherzo, ma in realtà sono colpito davvero da questa intuizione.
- "Una specie, di ventriloquismo onirico. Si!"
- "Sei un genio! Adesso finiamo 'sta pizza prima che si freddi."


Ma mentre mangiamo continuo a rimuginare sulle sue parole;
Non ricordo un solo sogno dove ho "visto" qualcuno mentre mi parlava.
Durante il sogno, mentre mi parlano, sono sempre girato da un altra parte. O comunque non li guardo ( a caval sognato non si guarda in bocca ). Che storia!
Deve essere una roba legata al discorso REM. Gli occhi sono chiusi, ma si muovono. L'udito è molto ridotto. La parola poi è quasi in stand-by, a parte qualche grugnito.
Ecco che il cervello fa una specie di operazione di taglia e cuci.
La parola cui siamo abituati durante la veglia diventa inutile se non possiamo udire, nè tantomeno parlare.
Non ci serve guardare la nonna che ci da i numeri del super enalotto ( mai successo neanche questo ).
Non ci serve sognare una bella gnocca che ci dice "smollati i pantaloni che te lo ciuccio."
Anche lei è inutile osservarla mentra parla; noi vediamo questa bella ragazza e il suo "verbo" ci arriva direttamente al "cuore".
E, miracolo, il nostro pisello è gia fuori dai pantaloni.

A quel punto però, è il momento di aprire la bocca. Altro che ventriloquismo e telepatia.
Interessante anche questa cosa.


Yang


Adesso uno pensa: "ecco, ora ci mette i REM". Stocatzo! I Rem non mi sono mai piaciuti molto. Vi piazzo "I feel you" dei Depeche. Mi sembra molto attinente col "sentire".
E poi dai, è troppo bella. Chitarrona blues che ripete incessantemente LA e DO, mentre sotto entra quel SI dissonante e la voce indugia sul RE, prima di scivolare di nuovo sulla dominante.
Grandissimi.

giovedì 5 maggio 2011

☯ I grandi dilemmi di Yin ☯



Oggi a pranzo, Yin se ne viene fuori con una domanda di quelle che recano due possibili scenari:
1 ti svegli nel mondo dei puffi
2 ti rendi conto che la persona che credevi un essere umano è in realtà un cyborg ( ma anche che sei un uomo fortunato ad averla conosciuta ).


Vi riporto la scena in questione:

Yin: "Secondo te i cani hanno un linguaggio internazionale?"

Yang: "Eh?"

Yin: "Voglio dire, secondo te, i cani americani, interagiscono fra di loro secondo latrati diversi da quelli italiani?"

Yang: "..."

Yin: "Cioè... un cane di una famiglia americana, che si trova in Italia, e sente parlare con un linguaggio diverso rispetto quello a cui è abituato, riuscirà a capire un ordine dato in lingua straniera?"

Yang: "Mi stai dicendo che se un italiano dice a un cane americano: "Giù! Cuccia!", il cane americano dentro di sè pensa:
"What the fuck does it mean "Giù... cuccia?"

Yin: "Beh... non solo... E poi pensa anche fra cani... Si intenderanno con dei latrati diversi?"

Yang: "Credi che un cane bolognese riconosca un cane fiorentino? Lo senta abbaiare mangiandosi le "C"?



Bene; tralasciando quella che è stata la mia risposta definitiva, gradirei un consulto da parte degli scienziati che abbiamo la fortuna di conoscere via blog.

lunedì 2 maggio 2011

يا له من يوم جميل!

La prima cosa che ho pensato:
"Cazzo!!!"
La seconda:
"Mah... un colpo in testa, e basta? Per le cose che avevo in mente, è quasi come avergli regalato un trattamento in una beauty farm..."
La terza:
"... mò so cazzi..."

Sarò un inguaribile pessimista, lo so. Nel frattempo gioiamo a mele strette.

Come il cacio sui maccheroni il brano dei Filter:

domenica 1 maggio 2011

✞✞✞ Più Santi per tutty ✞✞✞

San Yang

Non era ancora morto che già lo volevano beare.
"Beato te, che muori e diventi beato!" gli diceva cardinal Slazenger.
Ma papavoitila non sentiva seghe: non se ne voleva andare a far compagnia a Santantoniodapadova. Gli ultimi anni del suo pontificato non lo vedevano più pontificare come un tempo. Papawoitiwa si esprimeva ormai con voce flebile e impercettibile.
Era lentamente consumato dalla malattia. La sua bocca si apriva a stento. Eppure per ogni frase biascicata, la tv cristiana si sperticava: "Severo monito di papauotiua contro la violenza in medioriente". E si vedevano le immagini del vecchio pontefice che diceva roba tipo: "bsta cò la violntz...".
Non era più il papauotila di un tempo, quello di quando i "severi moniti" erano davvero "severi". ( digressione: i moniti papali sono sempre severi. mai "simpatici" o "vivaci". mai una volta ho sentito dire di un "curioso monito papale". o di, che so, un "frivolo monito del papa". no. sempre e solo "severi" ).
I tempi in cui papavotila affacciandosi a 'sto bbalcone procalamava stentoreo: "Basta con la violenza!!". E giù applausi per il suo severo monito. ( va da sè che in medioriente se ne sbattevano le palle e continuavano ad ammazzarsi alla faccia della severità vaticana ).
Questo pontefice lo ricordo bene. Dal primo giorno in biancoenero del "se mi sbalio mi curegerete", frase buffamente rivoluzionaria detta da un papa polacco.
All'epoca i polacchi non esistevano.
Non facevano manco i lavavetri. Figuriamoci i papi. L'unica cosa che mi ricordava l'esistenza della polonia erano le scarpe della Clarks. Le mitiche polacchine.
Eppure quella mossa bislacca si rivelò il piano più strategicamente perfetto dell' Opus Dei: con quel prete proveniente dalla cattolicissima polonia, si aprì una piccola crepa che nel giro di una ventina d'anni avrebbe fatto crollare la cortina di ferro.
Detto questo, può papavotiwa fare il Santo?
Pòle Karol, fregiarsi dell'aureola sul coppino?
Ok, io sono pagano, o comunque agnostico, e prima di far santo qualcuno, hai voglia a stimmate, duroni, ed eruzioni cutanee varie.
So pure che per adesso papawotiua verrà fatto beato e basta. E che per diventar Santo occorrerà un miracolo dopo la beatificazione ( dalle parti di Viterbo o Frosinone non aspettano che zompare giù dalle sedie a rotelle ). Ma insomma, mentre degli altri beati sapevo poco, di questo signore si sa un po tutto. E' stato un papato che è cresciuto assieme alla tv. Un papato fatto anche di lustrini e cotillons. Un papato fra l'altro, che negli ultimi anni della sua durata ha sfornato Santi a nastro.
Io non ho capito bene il motivo della sua beatificazione. Cosa abbia fatto di così ultraterreno papauojtiwa.
Penso che Gesù o Francesco d'Assisi ( cui credo a entrambi ) avrebbero definito la questione un attimino "strumentale". Forse l'umbro ci sarebbe andato pure giù più duro.
Ora viene fuori che c'è quel prete che ha conservato due ampolle di sangue di papavoitiva.
Dai ragazzi!? Dai! Stiamo calmi, eh! Stiamo calmini!
Se Uotjiwa può esser Santo ti immagini San Sebastiano? Che casino starà facendo?
"Io sono stato trafitto dalle frecce! Io sono più Santo di lui"
E San Giorgio? "Io ho ammazzato un drago grosso così! Questo stava per essere accoppato dai bulgari!!! E' una vergogna!"
Immaginatevi la coda all'ufficio reclami celeste: gente decapitata. Senza occhi. Arsa viva.
Si vedono arrivare questo, bello bello sulla papamobile, che passa davanti a tutti.
Secondo me succederà un pò di casino.
La sensazione definitiva è che essendosi notevolmente allargate le maglie del filtro che separava l'empio dal sacro, il blasfemo dal devoto, l'immorale dal virtuoso, sia un pò più semplice ascendere alla scala del Paradiso.
Ove molto presumibilmente troveremo un San Pietro con fucile a pompa ad aspettarci.

Oddio... non che io mi aspetti di andare in Paradiso, eh...
E come diceva Mark Twain:
"Il paradiso lo preferisco per il clima. L'inferno per la compagnia."


Yang

mercoledì 27 aprile 2011

Ĝęŋᵉʂʝ di un ƤƐƦvēⓇᵗIŦᵒ


Sebbene attratto fin da piccolo da una curiosità morbosa, devo dire di non essere stato molto precoce in fatto di seghe.
Faccio fatica a dare un natale al giorno in cui sperimentai per la prima volta il piacere tossicodipendente della "piccola morte".
Ma il giorno che divenni un porco perverso lo ricordo bene.
Cioè, evidentemente covava già in me l'attitudine debosciata, e sin dalla giovane età qualche segnale ci sarà pure dovuto essere; ma c'è stato un giorno che è stato una specie di spartiacque.
Un giorno in cui la depravazione si manifestò in me in tutta la sua magnificenza.
Una donna si materializzò davanti ai miei occhi stupefatti. Una donna come non l'avevo mai notata prima. Una donna "vera".
E quella donna vera, era finta.
Fra i nostri amici abbiamo fior di meccanici del cervello che chissà che viaggi si staranno già facendo, analizzando, anal-izzando, studiando la mia povera matera grigia con la lente d'ingrandimento.
Tant'è; la prima donna discesa a me in nella maiestatis suae, in tutto il suo corredo di curve, pieghe, anfratti e abissi, era una donna bidimensionale.
E non parlo delle donne dei giornalini porno, che pure avevo già visto. Infatti negli anni 70 era buona abitudine dei segaioli abbandonare fra i cespugli copie di giornalini porno adeguatamente "cartonate". Non c'era passeggiata in campagna che non finisse con il ritrovamento di un cimelio a cui io e i miei amici guardavamo cadendo in una sorta di trance ipnotica, ma in realtà, non capendo appieno il perchè quelle fiche divaricate, quei cazzi dritti, provocassero in noi quella attrazione che ci faceva sentire una accolita di briganti.
La donna che dispiegò in me la natura intima delle mie perversioni era sì una donna di carta.
Di cartone per la precisione. Animato. Era un cartone animato.
Fujiko Mine.

Già solamente pronunciarne il nome provoca una sorta di effetto "frau Blucher" alla Frankenstein Junior: sento nitrire la bestia.
Fujiko, maledetta! Con il tuo faccino innocente, le tue tette debordanti, il vitino di vespa, la coscia kilometrica e la caviglia fina.
Con la tua voce melliflua e il carattere pragmaticamente traditore, hai finito per esercitare in me una sorta di attrazione fatale pour la femme fatale.
E infatti eccomi qui invischiato con quella fatalona fatalista di Yin...
La prima puntata di Lupin III ( credo che siano ben pochi gli ignoranti che non sanno che Fujiko era un personaggio di quel cartone ) andò in onda sul finire degli anni 70, su Tele Libera Firenze.
Quella puntata conteneva in se gia tutta la carica pazzamente erotica e dissacrante di quel cartone animato che è rimasto per me e per molti altri, il più bel cartone mai prodotto.
Allego lo spezzone incriminato, in cui Fujiko è sottoposta a una specie di "strana" tortura e una tetta malandrina fa capolino per la prima volta in un cartone animato ( la serie animata di Lupin III derivava da un manga piuttosto spinto ma di grande successo in Giappone ).
Ricordo bene che guardavo Lupin III quasi furtivamente. Temendo che le curve carnosamente irreali di Fujiko sarebbero comparse all'improvviso, magari mentre mia mamma uscendo dalla cucina mi avvisava che era pronto il roast beef.

Yang

ps: come si potrebbe invece intendere da queste immagini, mi preme precisare che non sono nella maniera più assoluta attratto dal sado-maso, che considero una perversione molto pretestuosa e carnevalesca, laddove per me il sesso è bello quando è spontaneo e pazzoide. Massimo rispetto a coloro cui piace essere frustati o frustanti, ma su di me, al pari delle orgie, è una forma di devianza che non intriga manco un pò.

pps: che la serie fosse assolutamente di un livello stratosferico è testimoniato anche da un saggio della colonna sonora che trovate in fondo. Un sontuoso funkone estivo che avrebbe fatto strizzare come uno straccio il pisello di Barry White.




lunedì 4 aprile 2011

TV ON THE RADIO, new song and album

Ancora sotto shock per la figura dimmerda rimediata con il nuovo disco dei Radiohead, che manco sapevo fosse uscito da un mese e mezzo, cerco di rifarmi con i TV on the RADIO.
Di cui spero che Marco Cannibal Kid non abbia gia parlato, sennò mi sparo.
I Tv on the Radio sono un gruppo newyorkese abbastanza sconosciuto e che dai primi anni 2000 propone una formula musicale che si rifà alla new wave anni 80. Ma quella buona. Quella abbastanza sperimentale e strana. Non la robaccia che va di moda da qualche anno, con quei pezzenti di gruppetti che stretti in pantaloni aderentissimi e con ciuffoni sugli occhi ci rifilano brutte copie di canzoni gia sentite 30 anni prima. A tutti i pischelli: chi cazzo ve lo fa fare di sentire la merda dei Killers o dei Franz Ferdinand? Sparatevi un po di Killing Joke, The Cure, Bauhaus, o Joy Division, Talking Heads ecc... Il cervello ne guadagnerà.
I TV on the Radio invece riescono a essere originali. E lo sarebbero stati anche 30 anni fa.
Prima di tutto i componenti sono quasi tutti di colore e questo conferisce al suono un mood molto originale. Nella voce del cantante rimangono evidenti le inflessioni reaggae e soul, ma sono sporcate da una bella vena punkeggiante.
Allego il video del prossimo singolo, in realtà abbastanza ruffiano ( ma comunque bello ).
Più un altro pezzo nuovo, che rende meglio l'idea della loro attitudine.

Enjoy




domenica 27 marzo 2011

Archetipi erotici: la prof


Ah, le antiche seghe
dedicate alla prof di Matematica!

Quanta carta igienica;
ben più di sette leghe
Sublime aguzzina
della mia materia grigia
eri la fustigatrice e la regina
Tiravi più di una cavalla di Frisia
la mani in zona pelvica
a me, asino della materia algebrica.

La prof, è sempre stata e sempre sarà uno dei secchi in cui mungere il latte crudo delle polluzioni adolescenziali.
Io adolescente non sono più da un pezzo. Come da un pezzo si è capito ( si dovrebbe averlo capito, spero ) che sono un porco.
E ai porci piace grufolare nel sottobosco.
La mia pupilla, poi, ha poteri rabdomantici nello scovare il crasso ove sguazzare come un ornitorinco in calore.
Oggi su Repubblica.it, sulla destra, nella zona video e foto, si nota questa notiziuola pruriginosa:

Canada: insegnante sospesa dopo che uno studente le chiede l'autografo per averla vista in un film porno. Scandalo al liceo 'Ecole Secondaire Les Etchemins' di Levis, nel Quebec. La professoressa, impeccabile sul lavoro, era anche una pornostar, protagonista con il nome d'arte Samantha Ardente di un film di culto intitolato 'Serial Abusers 2'. Uno dei suoi studenti l'ha riconosciuta e le ha chiesto l'autografo. Lei si è rifiutata e ha chiesto al giovane di tacere sulla sua seconda attività. Ma il giovane si è confidato con gli amici e la voce si è sparsa in giro in brevissimo tempo. La scuola ha deciso di sospendere l'insegnante per due settimane, nonostante la donna non si sia macchiata di nessuna azione illegale, in attesa di decidere la sua sorte. Nel frattempo, come era previdibile, il sito della casa di produzione che produce 'Serial Abusers 2', ha registrato un numero impressionante di contatti. Nella foto, Samantha Ardente in uno dei suoi film.


Seguono altre 3 fotografie "doverosamente" censurate, perchè, come dicevo pochi giorni fa, Repubblica.it è una testata che non prescinde a un rigore etico e professionale.

Ora, a me fa un pò ridere questo rigore random, che colpisce a casaccio le notizie più disparate. Che fa mettere in prima pagina foto di minorenni e censura le foto di pornostar.
Sembrerebbe quasi ( quasi, eh ) che non ci sia una nozione precisa riguardo all'informazione eticamente diffusa.

Li aiuto io allora.
Sono andato sul web a vedere se per caso si trovava qualche immagine incensurata della prof.
Ebbene si. Si trovano.
La prima è la stessa foto che Rep.it ha castamente ( a che prò? ) censurato.
Le seconde sono tratte da Gugol immagini. A portata di tutti i porci depravati, senza un minimo di etica.
Come me.







Snort!

Yang

sabato 26 marzo 2011

Fiorin fiorello, di loto è bello ( Radiohead: "Lotus Flower" )

Questo post è un mezzo golpe.
Ogni post che pubblichiamo, prima di essere messo on line è sempre condiviso fra noi due.
Questo è, appunto, un eccezione.
Io e Yin siamo due grandi fans dei Radiohead, eppure manco sapevamo che stava uscendo il nuovo disco.
Io l'ho appreso giovedì da un cliente che lo stava ascoltando sul computer, dopo che lo aveva scaricato a sbafo non so bene da dove.
Sicchè ieri sera me ne sono ricordato, e l'ho cercato su Iù Tiùb ( dove era gia presentissimo ).
La prima volta che ho sentito il singolo ( Lotus Flower ), sono rimasto abbastanza ben colpito dallo stile che rimandava alle atmosfere elettroniche di Kid A ( il mio album preferito dei Radiohead ).
Quando ho chiamato Yin per fargliela sentire, invece lei non ha avuto le mie sensazioni positive. E sì che in musica davvero abbiamo gusti molto simili.
Mezz' ora fa ho riascoltato la canzone... E ho detto semplicemente: "WOW!!!"
Ed eccola qua.
Groove di sinth bass, una drum machine e poc'altro. Poc'altro oltre la solita voce di Thome Yorke, perfettamente incerta.
Sempre in bilico fra l'indolenza e l'estasi. Fra lo sbadiglio e l'orgasmo.
Per me spacca abbastanza da essere condivisa con gli amici.
Cara Yin beccatela e vedi di iniziare a ballare.
Su Iù Tiùb fra l'altro ci sono già diversi video di buffi epigoni che fanno il verso al ballo di Thom, le cui movenze devono molto al David Byrne di "Once in a Lifetime".

Che ve ne pare?
( si raccomanda di riascoltarla almeno due o tre volte, per comprenderne l'armonia sghemba e stralunata )

Yang

martedì 22 marzo 2011

"Pictures of you"


Sapevo che il nostro amore stava diventando troppo complicato. Ma non volevo ancora arrendermi a quella sensazione che mi tagliava dentro. Come se non bastasse il bus n. 12, sul quale lo avevo visto la prima volta, esibiva un cartello sconcertante. "Fine corsa"!

Mi sentii presa in giro; avevo preso mezza giornata di permesso per rivederlo. Io imbellettata come si conviene ad un perfetto incontro erotico in mezzo alla strada, mi trovai davanti alla nuova campagna pubblicitaria: Una gigantografia che lo ritraeva con una altra.

Ebbene, mi tradiva allora. E lo sapevano tutti. Dovevo immaginarlo.

Era sempre stato così distaccato mentre sfioravo le sue labbra stampate sui pannelli.

Di quella giornata rimase la mia foto, in guepiere scattata dall'autista del bus, mentre tiravo uova al cartellone.

Yin




mercoledì 16 marzo 2011

Nella vita c'è molto più di una Volvo ( sulla pubblicità e non solo )

ATTENZIONE: Aggiornamento di giovedì 17 ore 18.30!!!
Entro su rEPUBBLICA e per sbaglio col mouse clicco sul banner delle assicurazioni LINEAR, svettanti il gran pavese per il 150esimo compleanno dell'Unità d'Italia...
Si apre una finestra. E sulla finestra, che non riesco a chiudere appare la scritta testuale "NON DELUDERE IL TUO BANNER, CLICCA E FAI UN PREVENTIVO CON LINEAR"!!!!!

Non deludere il "tuo" banner... il tuo banner... il MIO banner...

Maledetti.
Maledetti.
Maledetti.


Ragazzi, innanzitutto scusate per l'assenza davvero dilungata ben oltre quelle che sarebbero state le nostre intenzioni. Abbiamo passato un periodo tostissimo sul lavoro ma adesso sembra tutto a posto. Eccoci qua pronti con un nuovo post.
A costo anche di deludere gli amici che vorrebbero sempre leggere cose ridanciane e spensierate, riattacchiamo subito con un ennesimo strale.
Ma è un attacco a uno dei nostri mezzi di informazione preferiti, e siccome spesso gli spensierati sono destrorsi, magari questo ennesimo momento di incazzatura verrà tollerato meglio.
Stiamo parlando di Repubblica.
Repubblica.it, per la precisione.
Repubblica, giornale di area sinistroide intellettual fighetta, è sempre stato all'avanguardia ( sono progressisti ), in quanto a pubblicità.
Sul loro magazine "Donna" moltissimi anni fa, rimasi basito per una cosa rivoluzionaria:
l'intercalare della pubblicità.
Forse i più giovani non lo sanno, ma prima di quest'era consumista, le pubblicità non interrompevano mai un articolo o una rubrica.
Si parlava di guerra, e al termine dell'articolo si stava ben attenti a collocare una pubblicità che non fosse troppo discrepante col tono drammatico dell'articolo precedente.
Su quel numero di "Donna", mi trovai una pagina pubblicitaria di un gelato, che interrompeva il flusso di parole su un reportage sulla miseria africana.
Shoccante!

Chi ci fa più caso adesso?
Ma a volte, per quanto larga possa essere la tazza del wc, la pisciata inonda tutto.
Ultimamente siamo ben oltre il livello di tolleranza a questo tsunami di beni di consumo.
E proprio in questi giorni terribili per quello che sta vivendo il Giappone, uno spererebbe in un minimo di ritegno.
Un sussulto di dignità.
Macchè.
Oggi ho aperto Repubblica.it e sotto le finestre aperte è comparso l'ennesimo pop-under. Perchè adesso si sono fatti furbi.
Il pop-up ti appariva davanti: lo cliccavi e lo scacciavi come una mosca fastidiosa.
Il pop-under invece ti resta latente sul computer. Lo vedi comparire come una blatta, da sotto il mobile. Chiudi le finestre e te lo trovi li.
In questo caso, era una pubblicità di una assicurazione sulla la casa.
L'ennesimo geniale corredo a un articolo sul terremoto. L'avevano già fatto col terremoto di Haiti. Sicchè dovremmo esserci abituati, evidentemente.



Questo qua sotto era un piccolo collage che avevo fatto mesi fa riguardo una pubblicità di un fuoristrada, che faceva da antipasto a un video di un autobomba trovata a New York.


Questo sopra invece era il background banner che compariva guardando l'incidente a Kubica ( Autoscout!!! )

Se uno guarda un qualsiasi video della catastrofe giapponese, arriva il trailer del prequel di "Amici Miei".
A noi questo modo di speculare su tutto fa venire il voltastomaco.
Forse siamo all'antica.
Forse è l'ennesimo rigurgito moralista di una coppia con nostalgie dei bei tempi andati.
O forse ( è una possibilità ) noi andiamo nel culo alla maggioranza di chi ci accusa di moralità un pò demodè.

"Once you find yourself on the side of the majority it's time to pause and reflect" ( Mark Twain )


Per chi avesse dubbi, la maggioranza è li fuori.
Prona.
Qui, saremo anche tutti ( o una buona parte ), incazzati. Ma è una riserva. Un rifugio di lupi idrofobi.
E tutto la fuori è così anestetizzato, assuefatto, emotivamente impermeabile, che preferirò sempre un minimo rigurgito di indignazione, alla piattezza dell'elettrocardiogramma di un gregge di pecore defunte.

Superior stabat lupus


Yang

La sinapsi ( ben poco ) malata: Talk Talk "After the Flood".
Un gruppo che arrivato velocemente al successo commerciale in virtù di un talento compositivo eccezionale, sparì dalle scene in una specie di catarsi con due album finali che sono un implosione intimista di potenza rarefatta.
Il larsen ( il fischio della chitarra ), che parte ai 4.00 e dura quasi un minuto su un unica dissonante nota, è per me, uno degli assoli più belli mai "sentiti".

martedì 8 febbraio 2011

©®iⓂiŋi contro l'ṴⓜḁŋĬȚǻ



Una spremuta di arance e un pacchetto di ciùingàm: 4 euro
Un cappuccino e una brioscia: 2,20 euro
Un caffè: 1 euro
Uno spaghetto cacio e pepe a pranzo su uno sgabello e una tovaglietta di carta: 10 euro ( più coperto! )

Stamani alla cassiera della pasticceria che mi ha rincarato la colazione di 10 cent, volevo dire:
"Ci vediamo dall'avvocato, signora"
In realtà la mia intenzione sarebbe quella di portarla al tribunale dell'Aia.
In dieci anni niente è raddoppiato di prezzo quanto un caffè ( e più in generale i generi alimentari in vendita ai bar o ai ristoranti ).
Nel 2000 si pagava un caffeino 1000 lire. Adesso 1 euro.
In compenso abbiamo inventato i mokkaccini. I cappuccioni. I nocciolini.
I... frullamistopardicoglioni!!!
E' una cosa che mi fa sbarellare. Che non osserva nessun criterio di andamento dell'inflazione.
Pure la stessa benzina è aumentata meno.
Nel mio lavoro pratico gli stessi prezzi di 15 anni fa. E anzi mi viene chiesto di abbassarli.

E 'sta stronza stamani che fa?
Mi aumenta la brioscia di 10 centesimini???
E poi mi vedo arrivare suo marito col rengeroversportbianco... Un barista col Range Rover.
Cristosanto... Mi piglia troppo male.

Vabbè rifatevi gli occhi va'.
Qui siamo io e Yin, d'estate in un bar.
Era talmente caro che ci hanno tolto le mutande!

Yannngghhh!!! Grrrr!!!

giovedì 3 febbraio 2011

Latenza del dolore

Immaginiamoci un astronauta spedito a distruggere una cometa a migliaia di anni luce da noi.
Le sue parole sarebbero più o meno queste:
"Fra pochi minuti tenterò di distruggere la cometa. Quando voi mi starete ascoltando, la mia missione sarà già compiuta. Spero di uscirne vivo ".
Dopo qualche istante vedremmo un puntino brillare e sparire.
Solo dopo qualche giorno, quando il clamore della cosa sta gia svanendo, udiremmo l'urlo disperato dell'astronauta incaricato di distruggere la cometa minacciosa, che risuonerebbe in noi con una possenza evocativa enormemente più potente, proprio in ragione del ritardo con cui viene percepito.

E' così pure quando muore un amore.
Quando ci chiediamo se il nostro amore sia ancora splendente, quando prendiamo consapevolezza dei dubbi sul suo stato, l'amore è gia morto.
Se ci domandiamo se l'amore è morto, non ci sono dubbi: è morto.
La domanda stessa è il suo certificato di morte.

Istantaneamente non è mai doloroso.
E' una presa di consapevolezza che si svolge in una sorta di anestesia locale.
Come sbucciare un arancia immersi in una trance, mentre tutt'intorno si scatena l'inferno. Un piccolo acufene, un ultrasuono, mentre castelli rovinano al suolo distrutti da uno sbadiglio di troppo.




L'urlo arriva solo molto dopo.
La cognizione del dolore, come il titolo del libro del grande Gadda, arriva con una latenza talmente lunga, che lo spettro dell'effetto anestetico è svanito.
Ci arriva addosso con tutto il suo carico di vuoto che annichilisce.
Non c'è scampo da quel contrappasso.

Questa cosa pensavo stamani, immobile davanti allo specchio mentre non mi facevo la barba ormai davvero molto lunga.


Yang

La sinapsi ( poco ) malata:
Cosa mi porta a mettere Patrick Watson che canta "Amara Terra Mia" di Domenico Modugno?
Beh... E' un pezzo che parla di abbandono, e soprattutto sono un fanatico di Patrick Watson. E' talmente pieno di talento, simpatico e umile che mi fa prendere in considerazione di farmi gay. Stavo navigando sul Tubo godendomi le sue splendide canzoni ( se amate Jeff Buckley non potete mancarlo ), quando mi sono imbattuto in questa chicca fenomenale. L'atmosfera che è stata catturata in questo video è di una naturalezza che mi ha fatto venire le lacrime agli occhi. E poi... ma chi è quel ragazzo sullo sfondo che sfodera quel falsetto micidiale a metà del brano?
Altro link che mi lega a Patrick è la barba.
Ma la mia è più lunga.


martedì 25 gennaio 2011

Pigra incubatrice di incubi

Date un occhiata...
Sulle prime ho riso per l'assurdità. Ma arrivato al finale alla "Blair Witch Project", mi sono trovato a mormorare sbigottito:
"...madonninasanta...!!!".

Metafora inquietante per divanisti indefessi come me.

Uhmmm... forse non è un caso che stia scrivendo da uno sgabello.

;-)

DEATH COUCH (2010) - Directed by Matt Inman from 18% Productions on Vimeo.

giovedì 20 gennaio 2011

Vecchi Perva


"Susanna e i vecchioni" . Guido Reni



Sono tanti i grandi artisti che si sono cimentati nella raffigurazione della storia di Susanna, giovane donna, concupita da due vecchi pervertiti.
Da Tintoretto a Van Dyck, da Artemisia Gentileschi a Hayez, passando per Rubens, Rembrandt e molti altri.
Il mio preferito è però il dipinto di Guido Reni di cui vedete un particolare.
Si notino i colori pregni e ombrosi tipici del manierismo, che hanno nel Reni, e prima di lui, nel Carracci e, ovviamente in Michelangelo Merisi da Caravaggio, i massimi esponenti dell'arte pittorica italiana di quel secolo di struggente decadenza a cavallo fra 1500 e 1600.
Si apprezzino le rughe sui volti dei due anziani. Gli sguardi melliflui, e l'invito al silenzio di quello coi capelli scuri, mentre l'altro abbraccia la ragazza in un viscido tentativo rassicurante.
Nella composizione ed equilibrio del dipinto i due personaggi, seppure di sfondo alla protagonista, conquistano l'occhio più del seno nudo. La resa dinamica è perfetta.

La vicenda, narrata nella bibbia e contenuta nel libro di Daniele, ci dice che i due, dopo aver cercato inutilmente di possedere la virtù della giovine, in cagione del suo diniego la trascinino davanti al tribunale con l'accusa di adulterio.
Daniele, smaschera l'orrida trama e i due vecchi degenerati vengono condannati a morte secondo i dettami della legge di Mosè.
...


Avete appena letto un post di satira e di attualità socio politica.

Yang

venerdì 14 gennaio 2011

Ti Culo


Foto fatta nei cessi del parcheggio di Piazza Ghiberti a Firenze ( courtesy foto Reuters )

Questo è l'italiano di cui invece vado fiero.
Mi piace la perentorietà intimista e intimidatoria.
" Se lo vuoi nel culo, prepara 100 euro e lascia il numero ".
Credo che solo i fratelli Coen, Carver e pochi altri siano capaci di una sintesi come questa.
In una singola frase si concentra una potenza narrativa quasi sublime.
Saper scrivere bene non è un compito per amanuensi onanisti ( che se lo menano, infatti ).
Saper scrivere è saper comunicare.
Saper comunicare è arrivare chiaramente al tuo interlocutore ( in questo caso chiamiamolo interCULOtore ). Senza dubbi interpretativi.
In questa frase si concentra una storia, una vita. Gesti anonimi di ordinaria depravazione privata. Puzza di piscio e disinfettante.
Cani che si annusano il culo.
E quel consiglio finanziario è una meraviglia: "Prepara 100 euro".
Come dire: " Tutto ha un prezzo. Vuoi il culo rotto? Allora risparmia sulle merendine per tuo figlio e fai morire di fame il canarino. Quando avrai messo da parte il gruzzolo torna qua, lasciami il numero, e il mio cazzo nodoso ti farà lacrimare di gioia.
E mentre a pecorina te lo smanetterai sbanfando fra te e te su quanto sei frocio,
ecco la schizzata calda che ti corroborerà le viscere,
ecco l'aureola che sorgerà da dietro il cervelletto.
Illuminando questo loco.
Fugace lux aeterna.

Yang

ps: notare anche i numeri del 118 e del 112 e 113, scritti a penna da qualche tristo figuro incapace di apprezzare l'Arte della narrazione.

la sinapsi malata:
ebbene sì, deve essere la mia pazzia che mi fa mettere in questo post un pezzo ENORME come "Passion" di Peter Gabriel ( colonna sonora de "L'ultima tentazione di Cristo" ).
Sporcare in questa maniera un capolavoro musicale è tremebondo.
Eppure... eppure...
Quell'odore di piscio...
Quello sporco...
Sono pazzo e le dinamiche del mio cervello spesso sfuggono al mio controllo.
Spero che qualcuno apprezzerà quel che intendo dire con questo brano.
Perchè non lo dico cosa intendo e forse manco lo so.
La bellissima copertina del disco però spiega moltissimo. Cercatela sul web.
E poi questa cosa non va spiegata.
Va Sentita.



giovedì 13 gennaio 2011

Ti Cuoro


Alla ricerca di un commento originale alla cara Lhasa mi sono messo a spulciare su google per trovare un verbo adatto a un alchimista della parola come lei.
Infausto mi fù quell'atto:
ho trovato un neologismo pischelloide che proprio non conoscevo ma che mi ha provocato un eritema pazzesco fra le palle e il buco del culo.
Eccolo qua:

"Ti Cuoro"

Capito il senso? E' lo step successivo al TVTB.
L'upgrade micidiale di "Ti lovvo"...
Ahhhhrrrrgggghhhhh!!!
Crisstoohhhh... Che pruritoooooo!
E non avete idea della mia necessità di un fucile a pompa.
Non avete idea della mia dipendenza da una mazza ferrata, quando vedo una di queste scritte che imbrattano un muro, o peggio, un monumento.
Oddio... mi tremano le mani dalla rabbia.
Io sono ateo Signore. Ma tu, dì soltanto una parola, anzi meglio, fammi beccare uno di questi pischelli mentre scrivono con la bomboletta a spray sulle mura dell'Accademia della Crusca "Andry e Beba Love foreva".
Ti prego. Se ci sei Gesù batti un colpo.
Dammene uno.
Uno solo, di questi pionieri del Verbo.
Et io, meco avrò un barattolo di vaselina ( et ghiaia ), lo giuro.

Urge insulina, e carta vetrata a grana grossa.
Pardonnez moi:

SONIC YOUTH: "100%" un mitico crack degli anni '90. Feedback e risonanze, bassone peso, distorsioni a go-go, e la voce scazzata di Thurston Moore.


mercoledì 12 gennaio 2011

"Oh my God" Cocoon

Vogliamo dedicare più spazio alla musica, che per noi è nutrimento essenziale, e senza la quale sarebbe la morte certa della ragione, dei sensi, e dei sentimenti.
Soprattutto è uno specchio che fornisce molte informazioni sui nostri gusti e personalità.
Partiamo con questa chicca trovata su Vimeo.
Il video è bellissimo.
Il brano più lo risento e più mi pare meraviglioso.
Fra gli Air di "Playground Love" e i Notwist di "Consequence"

Have a nice day, dudes!

Y&Y

ps: guardatelo a tutto schermo e a tutto volume: è in hd. la qualità dell'immagine e l'audio sono sbalorditivi



sabato 8 gennaio 2011

Å ŶȈṋ ḕ ƴⓐnḡ piacerebbe...

A Yin & Yang - a questo punto già debitamente piallati dall'inverno - piacerebbe essere a Maggio. Magari su una strada costiera provenzale.
Magari su questa macchina.

( guardate che roba: è una Fiat 124 Spider. Notate la perfezione, cattzzooo!!!
Mi viene da piangere dalla bellezza. E quel rincoglionito in maglioncino pensa che la panacea dei guai della Fiat sia pagare meno la mano d'opera. Ma perchè non si rimettono a costruire piuttosto macchine come questa? )


Ok. Scusate la digressione politica...
Dicevamo:
Quando - Maggio
Dove - Provenza
Come - Macchina ( Fiat 124 Spider )
Perchè: per sentire in un autoradio la mitica Lujon di Henry Mancini, magari sorseggiando un secchio di Martini e sputando i noccioli delle olive nel mare.



ps: In questo post VERAMENTE non accettiamo disaccordo.
Dai ragazzi, seriamente. Non diteci che non approvate.
Non è umanamente possibile non partecipare a questa meraviglia.

Approvate?

mercoledì 5 gennaio 2011

Dedicato a te...


Dedicato a te, infiocchettatore di frasi banali. Tossicodipendente dei barocchismi inutili. Spacciatore di banalità pompate con l'elio. Untore della metafora usata come intercalare.
Se c'è una cosa che odio, è la ricerca della parola difficile per spiegare concetti semplici.
L'arido esercizio di autoindulgenza.
Ti immagino assorto:

"Come faccio a rendere partecipe il mondo che da piccino mi piaceva scaccolarmi e attaccarle sotto il banco?
Uhmmm.... Proviamo un pò,
"... e i ricordi come risacca mi cingono il cuore, lo strizzano, e che bello il doloroso atto mnemonico che mi porta a quando, complice il riparo fornitomi da Matteone in terza fila, cercavo col senso del tatto di perlustrare il mio antro segreto. Risalendo sù fino all'ipotalamo, in una palingenesi implosiva. Stillando gemme, che lasciavo come tracce della mia esistenza, sul piano inferiore ( il dark side di tenebre profumate di banane marce e panini con le acciughe ), del mio desco. Un aereoporto di fòrmica da dove decollavano i miei pensieri in fuga dalle ipotenuse.

Uh... quanto sono figo. Non capiranno mai che sto parlando di caccole!
Uh... quanto sono figo!!!"

Eh, si. E' dedicato a te, e alla tua coda di paglia, che sta vibrando all'impazzata.


Poveraccio...




Paz ( Yang )