Finchè trovammo una soluzione: saremmo andati via, così; improvvisamente.
Non fu nessuno dei due a suggerirla, ma ricordo che io la adottai per primo e dopo il comprensibile sbigottimento, anche lei condivise il perchè di quel comportamento apparentemente assurdo.
Eravamo arrivati a un punto in cui era impossibile spingersi oltre, e impensabile tornare indietro. Nessuno dei due riusciva ormai a fare a meno dell'altro. E nessuno dei due osava ripudiare una storia talmente imperfetta da farla davvero somigliare a qualcosa di divino.
Non era possibile fare un passo in avanti. E inammissibile era lasciarsi definitivamente.
Sicchè ogni volta che ci vedevamo, prendemmo ad andarcene senza salutare, senza avvisare, senza uno sguardo o un gesto che potesse far presagire che l'altro si sarebbe alzato dal tavolo e se ne sarebbe andato. Era diventato insopportabile passare attraverso i terribili momenti dei saluti. Quando tutto diventava difficile. Quando la realtà tornava ad impossessarsi della nostra reciproca esistenza. Decidemmo pertanto di saltare, by-passare, prescindere il momento dell'arrivederci, del bacio, dell'abbraccio, della carezza, degli sguardi bassi.
Ce ne andavamo così; improvvisamente. Mentre lei telefonava. Mentre io parlavo con la cameriera. Mentre mi legavo una scarpa. Mentre lei comprava un profumo.
Ci voltavamo, e l'altro non c'era più.
Eppure ci rivedevamo, quasi ogni giorno. Come niente fosse.
Affinammo quel gesto folle, portandolo a un livello tale di virtuosismo che imparammo a svanire completamente, nel momento migliore del nostro incontro. Al culmine di una risata. Nel momento commovente della contemplazione di un opera d'arte. Durante una cena. Durante un brindisi addirittura.
Rideva, apriva gli occhi, e io non c'ero più.
Ce ne andavamo così; improvvisam
Yang
( da ascoltarsi rigorsamente in cuffia o ad ALTISSIMO VOLUME )
giovedì 21 ottobre 2010
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Ciao
RispondiEliminaTi aspettavo qui
Da una vita
Stanotte mi getterò attraverso
la passione
Lei cantava, al colmo della felicità.
Vieni giù
E perditi con me
Giù, con me
Lentamente, come volevi che fosse
Sono al settimo cielo dal piacere
Lei cantava, al colmo della felicità
Ed io mi chiedo
Mentre canto assieme a te
Se tutto questo avrà sempre lo stesso sapore
Se potrà mai essere ancora così bello
L’unica cosa che ti chiederò sempre
È di promettere di non fermarti quando dirò basta
Espira, di modo che io ti possa respirare,
Trattenere,
Ed ora so che sei sempre stata
al colmo della felicità
Ed io cantavo.
( "Da una vita" : Foo Fighters )
bello ed anche spiritoso! :)
RispondiEliminarisolve il problema dello stacco, il lasciarsi anche temporaneo è complesso. ho scritto una "follia" a riguardo: http://robydickwritings.blogspot.com/2010/05/ccmdda.html
ciao.
E vissero tutti felici e content
RispondiElimina(Sei un eretico camaleonte Yan
Great!!!!!! ^_^ Kiss+ Kiss
RispondiEliminaDesire
Oh yeah
RispondiEliminaincontro interruptus ;-)
RispondiEliminaP&F
"ci vediamo quando ci vediamo" disse De Niro alla Bassett in "the score"… mah, io non ci credo, per me le pause significano F I N E! quando m'accorgo che bisogna trattenere il respiro per non sentir puzza, m'immergo in un oceano… si pesca meglio!
RispondiEliminadirei che siamo in presenza di una vera chicca. complimenti sinceri, che altro dire? :D
RispondiEliminaMa brav
RispondiEliminaGrande ROBY. E soprattutto CCMDDA!!!
RispondiEliminaAHAHAHAH! Hai fatto bene a segnalarlo. Davvero spassoso. Il finale è proprio di quelli che garbano a me. Di quelli che ti arrivano fra capo e collo tipo schiaffo di Bud Spencer. ECQPPDUCUPD,C?
( e comuque questo post parla di una cosa un pò diversa,concordi? )
Ebbene si, ROSPO. Sono un tuo concorrente nella caccia alle mosche bian
RispondiEliminaCoprici di baci DESI. Più giù... no... più sù... ma no li... lì, si... ecco... cossì, cossì che ti codo. Codo!
RispondiEliminaQuel oh yeah a cosa si riferisce al raccontino o alla grande versione di Everlong, CARLOS? Spero a entrambe. Nessuno ha commentato questo pezzo da brividi, che mi ha ispirato il racconto, col suo testo e le sue pause.
RispondiEliminaIn effetti PABLO, è un pò una cosa del genere. Uscire di scena sul più bello. Bravo!
RispondiEliminaCioè,PET... fammi capire... tu quando stai con qualcuno intendi 24/24? Attaccata ai coglioni qual mitile ignoto si abbarbica allo scoglio? AHAHAH!!!
RispondiEliminaQuesto racconto non è un apogeo fatalista come la frase di Bob. E' al contrario, una strampalata teoria lungimirante. Stiamo parlando di due amanti, che forzatamente devono far ritorno agli universi paralleli da cui provengono. I saluti sono sempre momenti dolorosissimi, capace di piallare la bellezza in cui erano immersi fino a 5 minuti prima. Ecco che lo svanire all'apice della felicità diventa proprio un chiudere gli occhi e tuffarsi nel buio verso il prossimo incontro. Come se in un ipotetico montaggio in diretta di un film, si tagliassero le scene che sappiamo saranno inutili. Come saltare la canzone che non ci piace: Skip. Skip. Fast Forward. E soprattutto è un paradosso alla Michel Gondry. Non mi dire che non ami Gondry, PET, perchè ti taglio all'istante dagli amici!!!
Attendo tua risposta rassicurante a stretto giro di posta.
:-)
I complimenti dello ZIO fanno sempre bene. Mi mettono bene la giornata. Che altro dire? Ah, si:
RispondiEliminaGrazie, Zio.
Grazie, Grace. Sapevo che ti sarebbe piaciuto.
RispondiElimina:-)
Dimmi la verità INNERES... ci rivedi qualcosa di personale in questo racconto? Da quel che scrivi, nel tuo bloggo, mi sembra che conosci queste sensazioni. E comunque, Grazione!
RispondiEliminaPer nulla! non sto attaccata per nessun motivo al mondo! Tra l'altro è proprio la mia sete e fame di indipendenza che non mi fa soffrire il distacco! Ho bisogno di aria, la mia…
RispondiEliminaGondry????? fa parte del mio olimpo! Io amo il cinema in generale, ma quello francese e quello orientale hanno un posto speciale! Tra l'altro lui ha lavorato con alcuni dei miei gruppi musicali preferiti… quindi…
Ah ecco... Volevo ben dire. Indi per cui, che cavolfiore dici, PETtina nostra? Come puoi non ravvisare i crismi e le crasi di Michelino?
RispondiEliminadiciamo che risulto ancora scottata da un arrivederci richiesto… che io ho considerato fine! :PPP accecata dalla mia personale visione non ho considerato il senso del post! mi rimetto in carreggiata
RispondiEliminaPs: Ho provato a farmi una compilation dei Foo Fighters, il problema è che venuta di oltre 2 ore. E ho lasciato fuori pure troppa roba!!!
RispondiEliminaAh... Ecc'a llà! La superfemmina dal cuore di pietra, si sgretola di fronte al Cavaliere Oscuro di turno?
RispondiEliminaDeja-vu!
:-)
cavaliere, chiarissimo… che non lo era! a me le pause mi danno l'orticaria! se vuoi riflettere vallo a fare da un'altra parte e per sempre! :)))) cuore di pietra ancora tutto intero! ;)
RispondiEliminaMa non è che gnente gnente, intendeva riflettere della tua luce, qual pianeta brillante in tvo honoris?
RispondiEliminaNo, eh?!
Mi incazzo a nome dei maschi con gonadi perennemente in tempesa, presenti sul blog! Mi costituirò parte civile nei confronti di 'sto 'mbecille.
( ma intanto, mia cara, mi duol dirlo, è pari pari la storia di Ludmilla, anche stavolta... )
sarebbe una sintesi perfetta della fine ideale senza spreco di risentimento e dolore, ma temo che invece quel corollario sia parte del gusto del massacro amoroso. temo.
RispondiEliminache si gioca a nascondino? conto io che son l'ultimo arrivato ma un andate troppo lontano a nascondervi.
RispondiEliminaMi piace molto, moltissimo, da fare anche un po' male.
RispondiEliminaE ogni volta che vedo il banner di eroticieretici con la lingua sul collo penso, ma che belli che sono questi ereticierotici!
@ Lhasa
RispondiElimina... e il bello è che... per ora... dietro una Persona virtuale ... anche se non sai con certezza come sia nella sua fisicità ... c'è sempre una Persona reale!!!
P&F
Ciao Rouge. Scusa la risposta tardiva. Temo che tu abbia ragione. Quel corollario di cui tu parli credo sia spesso la fioritura maligna della sovrastima con cui abbiamo seminato le relazioni da noi idealizzate. Temo.
RispondiEliminaNONSOCHE... Bomba libera tutti!
RispondiEliminaCiao LHASA, hai colto nel segno. Anche a me ha fatto un pò male scriverlo. E' stato gettato lì in 15 minuti, e alla fine, a parte la soddisfazione per il risultato, le sensazioni erano più dolorose che positive. Grazie per i complimenti anche a nome di Yin.
RispondiEliminaGrazie Paolo. Ma di questo passo non ci conosceremo mai: è troppo meglio farvi rimanere nell'incertezza che si possa essere non così fighi, che incontrarci e togliervi tutti i dubbi!
RispondiElimina:-)))