Il settimo seme di Persefone





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giovedì 7 ottobre 2010

Indovina chi cazzo viene a cena ( un racconto inedito di Yang )





Beba è seduta di fianco a me sul divano. E' agitata. Un pò troppo agitata. Capisco che sia inquieta; sta venendo a cena il suo nuovo fidanzato americano che ha conosciuto durante questo master a Cincinnati, ma le sue dita attorcigliate stanno innervosendo anche me, e mi impediscono di leggere il giornale tranquillamente.
- "Mi dici che succede?"- domando esasperato.
- "Babbo... devo dirti una cosa riguardo il mio ragazzo..."
Ahia! Dove vuole andare a parare?
- "Non viene a cena?"
- "Dai babbo! Certo che viene..."
- "E allora perchè tutta 'sta tensione, Beba?"
- "Non ti ho mai parlato di lui in maniera... uhmmm... come dire... esteriore..." - mi dice, accennando un sorrisino di circostanza.
- "... E'... brutto?" - domando sghignazzando
- "Macch...dai, babboooo!!! Macchè brutto! E' bellissimo! Solo che..."
- "..."
- "Non so come dirtelo..."
- "Solo che...?"
- "Non è un bianco..." - quasi sussurra
- "Cosa?" - la rivelazione di mia figlia è talmente banale che mi sorprende
- "Non è bianco babbo! Non ha la pelle di colore come la nostra!"- mi dice guardandomi e alzandosi dal divano
- "E un bel "chi se ne frega" non ce lo vogliamo mettere, come nota a margine?!" - faccio io.
Rimango allibito dall'atteggiamento di Beba. Mi crede razzista?
- "Non è così semplice babbo. Lo so come sei fatto. Mi hai insegnato la tolleranza e a non avere pregiudizi per nessuno... Ma questo è una cosa diversa..."
- "Suvvia Beba!!! A me basta che vi vogliate bene. E che, ovviamente, sia una brava persona. Cosa vuoi che mi frega se questo ragazzo è un nero!?"
- "Non è un nero, babbo..."
- "E che è? Un cinese? Un messicano? marziano?" - mi sta facendo davvero incazzare
- "Un... indiano..."
- "Un in... diano? AHAHAHH! Ma che mi frega? Lo sai che lo zio ora è a Mumbai per la sua azien..."
- "Babbo è indiano... americano... Un pellerossa!"
- "Un... pellerossa!?" - non so perchè ma questa cosa l'avevo proprio esclusa - Ah... vabbè... Augh! Allora io essere grande capo, e tu piccola squaw!
- "Ahahaha! - ride nervosa - Il problema non è quello, babbo..." - insiste, suggestionandomi.
- "Si può sapere quale cazzo di problema ha questo ragazzoOOO???- adesso sto gridando
- "Ruggeroo! Ci vogliamo far riconoscere subito anche in America??"- mia moglie Luana grida dalla cucina. Sta finendo di preparare la cena.
- "Dai Luana! Ma la senti tua figlia? Ma la sentiiii? Mi sta facendo preoccupare! Chi diavolo devo aspettarmi a cena? Un erede di Toro Seduto collezionista di scalpi??"- Voglio essere sarcastico ma ho un flash di un ascia bipenne e mi viene un brivido.
Luana arriva in sala. Guarda Beba compassionevole e le dice:
- "Dai su, Beba... Diglielo..."
- "Cioè... tu lo sai!?!?? Sai di cosa sta parlando? Ma mi pigliate per il culo? Che è 'sta storia? Ora Beba io esigo che mi dici che problema ha questo ragazzo. Lo E-SI-GO, ORA!!!" - ringhio incazzato guardando prima Beba e poi mia moglie.
- "Il suo problema è il nome..." - fa Beba, abbassando lo sguardo.
Io guardo mia moglie con un sorriso da deficente:
- "Cosa è? Uno scherzo? Il suo problema è il nome???" - domando a Luana- " E, di grazia... COME SI CHIAMA?" - sto sbroccando.
- "Si chiama Buli Buli Varra..." - dice finalmente Beba con voce tremante.
- "Buli Buli... Varra??? AHAHAHAHAHAH! "- mi schianto dalle risate... il nome ha una sonorità talmente ridicola che spazza via istantaneamente la preoccupazione. Mi dirigo a stappare un vino californiano. "Brindiamo a Buli Buli!!! Orsù signore!"
- "Buli Buli Varra, babbo... Non Buli Buli e basta..." - mi corregge pignola Beba.
- "Ok ok... Buli Buli Varra. E' bene essere precisi... che diamine..." - verso il vino nel bicchiere, ne annuso il profumo e bevo un bel sorso... -" Ehi, donne! Buono 'sto vinello... E, dimmi un pò, che vuol dire Buli Buli Varra?...."
Silenzio delle due squaw.
Istantaneamente torna la preoccupazione. Bevo un altro sorso rapido. E insisto:
- "Che.. vuol dire... Buli Buli Varra?"
- "Vuol dire... Cazzaccio Puzzolente..." - mi rivela Beba.
Poggio il bicchiere. Le guardo inebetito. Improvvisamente mi chiedo se ci sia una telecamera nascosta da qualche parte. Scruto lo specchio. Poi le guardo di nuovo. Non scherzano. Le conosco troppo bene.
- "Cazzaccio Puzzolente?" - domando, squassato dalla rivelazione assurda.
Non avevo mai pensato al potere distruttivo di una cosa buffa. Come dicevano? Una risata vi seppellirà. E io ci sono rimasto sotto.
Di getto, sempre stordito, domando:
-"Ma... non è che si chiama, che ne so... Glande Sporco?..."
-"No babbo... Buli Buli Varra vuol dire proprio Cazzaccio..."
-"Puzzolente. Ok...Beba, Ok. E' tutto chiaro." - la fermo, col palmo della mano alzata, onde evitare il perpetrarsi di questo scempio.
- "Tutto ok, amore?" - mi domanda Luana
- "Tutto ok? Direi di si, amore mio. A parte tua figlia che sta con uno il cui nome è Cazzaccio Puzzolente, si. A parte questo è tutto ok."
- "Visto? Lo sapevo!!! Lo sapevooo!!!" - Beba scappa in camera.
- "Sei contento???" - Luana la va a consolare
- "Eccheccazzo!!! No! Cazzo! No! Non sono contento! Scusa Beba, eh! Scusa amore del babbo... Non sono mica contento! Cazzo.... cazzaccio..." - sprofondo in poltrona
I minuti passano. L'alcool stempera la tensione.
Suonano alla porta. E' lui.

Beba esce correndo dalla camera. E mi fa una linguaccia. Le è passata. Io le faccio una smorfia scema. Vediamo un pò 'sto Buli Buli Varra.

Entra in sala un ragazzo di quasi un metro e novanta. Vestito in maniera assolutamente "normale". Non che mi aspettassi piume in testa, o piedi scalzi. Ma insomma, un pò di abbigliamento scamosciato... Un pò di giacche sfrangiate me le vedevo. Invece questo è un tipo vestito in maniera casual ma elegante. Indubbiamente un bel ragazzo. E la sua pelle...Vabbè quella proprio non me ne frega, ma come faccio a non notare che ha un colore di pelle che è assolutamente identico al mio? Boh! Ma perchè li chiamano pellerossa?
Ci presentiamo. E' un giovanotto brillante. Io e Luana parliamo abbastanza bene inglese, ma pure lui sa qualche parola d'italiano. Sto ragazzo mi garba. Si. E garba pure a mia moglie che ne ammira la bella fisicità elegante. A un certo punto della cena, e dopo molto vino bevuto, mi scordo persino il motivo per cui Buli Buli Varra mi avrebbe dovuto fare incazzare. Vien fuori pure che il ragazzo è ricco. Ha non so bene quanti acri di terra in Arizona. Centinaia e centinaia, migliaia fra mucche e pecore. E' un allevatore di bestiame fra i più forti nel suo paese. E brava Beba... Mica scema la ragazza. E poi... non è che per forza in Italia debbano sapere cosa significhi Buli Buli Varra.
Arrivati quasi a fine cena, Buli Buli Varra si alza in piedi. E ci dice:
- "Ho portato una sorpresa per voi..."
- "Una sorpresa, amore? Ma non dovevi!"- fa Beba, mentre mia moglie squittisce applaudendo come una bambina.
- "Grande Buli Buli Varra! Che ci hai portato, ciccio?" - dico io, quasi trasportato a braccio da Bacco.
- "Sapete come siamo noi americani. Vediamo affari ovunque. Un giorno Beba mi fece sentire un dessert italiano. E io vorrei farne una versione americana. Credo che piacerà molto. E quale migliore banco di prova, potrei avere se non una famiglia italiana?" - dice Buli Buli Varra, sereno e risoluto allo stesso tempo
- "Hai fatto un dolce, Buli Buli Varra? Che caro! E che bella idea!" - cinguetta mia moglie.
- "E lo hai fatto tu? Sei un grande, Buli Buli Varra! Un brindisi!" - sbando.
- "Certo che l'ho fatto io "- risponde sorridendo Buli Buli Varra - "con le mie mani..."
Beba gliele carezza romantica. Poi Buli Buli si china. E dalla scatola di cartone che ha poggiata ai piedi della sua sedia, estrae un fagotto. Un tovagliolo a scacchi bianchi e rossi.
- "Ehi! Very italian, Buli Buli Varra! Ma che dolce è?" - domando, incuriosito da quella forma strana.
- "Non è proprio un dolce "- dice mentre snoda il fiocco che cinge il tovagliolo - "è una specie di formaggio..."
- "Una specie di formaggio?" - domando di rimando io.
In quel preciso istante uno spiffero di vento si insinua dalla finestra lasciata spalancata. Mi raggiunge sul collo. Mi regala un fremito che mi fa riaquistare un briciolo di lucidità.
- "Si. Una specie di formaggio." - risponde Buli Buli.
A quel punto non so bene perchè, ma, come quando il calciatore della squadra del cuore sta per tirare il calcio di rigore risolutivo e tu ti volti da un altra parte, io mi giro e guardo Luana e Beba.
Buli Buli Varra apre il fagotto.
Vedo Luana e Beba rimanere con la bocca aperta. L'espressione è indefinibile.
Mi volto al rallentatore verso il centro della tavola.
Osservo il tovagliolo a quadri bianco e rosso.
Al cui centro svetta una ricotta.

Buli Buli Varra, aka Cazzaccio Puzzolente, ci ha fatto la ricotta. Con le sue mani.

Il silenzio cala sulla sala. Buli Buli Varra, sfocato dal mio cono visivo distorto, in piedi, di fianco a me, annuisce ancora, oroglioso e solenne.

Non so quanto restiamo paralizzati in quella scena.
A contemplare la ricotta di Cazzaccio Puzzolente.
Istanti.
Secondi che sembrano ore.




20 commenti:

  1. Questa volta, nessun disclaimer per gli schizzinosi. Cazzacci vostrA!

    ps: Avevo scordato questo pezzo dei Tomahawk ( Mike Patton ). Ma mi fa strippare il cervello!!! Ieri Yin mi ha sorpreso in sala che lo ballavo tipo danza della pioggia. Come la pubblicità delle Vigorsol, presente?
    "Te sei scemo". Mi ha detto.
    Un complimento che sento davvero calzante e di cui vado fiero.

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  2. Come amante dei formaggi (anche i più puzzolenti e visivamente disgustosi) (sempre per sottolineare i sensi … :))) , apprezzo molto lo scritto e immagino di mangiarlo leccandomi le dita, ballando sul pezzo finale… ah, io sono scema più scema! ;)

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  3. Trropppooo lungo cazzo non ho tempo.. passo dopo ; )

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  4. @ Pet, di fronte alla tua pazzia ci sdriaiamo, sinceramente ammirati, e con la molletta al naso!
    E io che credevo di turbare le anime belle. Te sei fusa... AHAHAHAH!!!
    Con piacere noto la citazione di un caposaldo della cinematografia mondiale. Eccellente, Pet... Eccellente...
    :-)

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  5. io AMO sinceramente quell'uomo! Secondo me è sottovalutato! :)

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  6. @Desi, fai bene. E' un racconto che va saggiato con dovizia. Accompagnato magari da un passito di Pantelleria. O uno Chateau Briand, meglio se davanti a un caminetto, ove arda legna di pino silvestre (cazzo).

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  7. Sottovalutato, PET? Per noi è solo pochi gradini sotto a Dio. Fai un po te. E non scherziamo manco un pò.

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  8. Voglio sperare che la ricotta fosse un prodotto caseario, e non fatto con roba uscita dal suo Cazzaccio Puzzolente... :-))

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  9. @ ZIO, il "bello" sta tutto nel tuo quesito.
    :-)

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  10. Dunque un nome può essere più discriminatorio del colore della pelle? A proposito di nomi 'particolari' ne vedrete DELLE BELLE nel mio prossimo post.

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  11. Se foste una coppia napoletana come colonna sonora avreste scelto "O'ricuttaro nnammurato" degli Squallor, ma i Tomahawk vanno benissimo lo stesso... E Petrolia fa bene, segue lo spot: "Se non ti lecchi le dita godi solo a metà", io la ricottina casereccia di Cazzaccio Puzzolente la lascio a voi, perchè a fine pasto non è il massimo per la digestione, mi ciulo un ultimo pezzo di dolce all'uva, sorseggio ancora un pochetto di quell'ottimo passito senza passera sull'etichetta e continuo a cibarmi delle vostre creazioni...

    P.S.
    Il nuovo logo è fantastico... Degne di nota la lingua di Yin e l'espressione trafelata e contenta di Yang.

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  12. Bravo INNERES! E' il fulcro del racconto. Nel mio immaginario, Ruggero è un padre di famiglia progressista. Fino a quel momento è convinto di essere di ampie vedute ma tutti noi, bene o male abbiamo pregiudizi. Quando una persona tollerante come lui, supera lo shock del nome del fututo genero ( assurdo ma condivisibile il suo sgomento ) e sembra tutto avviato per il meglio, salta fuori la ricotta. Ovviamente è un prodotto caseario, come dice lo ZIO, ma è soprattutto una specie di doppio fondo del paradosso. Un vero e proprio totem della diffidenza.

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  13. ROSPO se tutti ti vogliono bene un motivo ci sarà. Sei una persona adorabile, e speriamo davvero un giorno di conoscerti e farsi quattro risate.
    Non sono certo tipo da sviolinate. Sono anzi più vicino a un cinico bastardo. Ma permettimi di dirti, anche a nome di Yin, che ti vogliamo bene anche noi.

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  14. @ Tutti quanti ce la fanno a leggere tutto il racconto va il mio grazie. Anche a quelli che non commentano. Anche a quelli a cui questo racconto non piace. A quelli che non ce la fanno, e si arrendono di fronte alla lunghezza, va la mia comprensione totale.

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  15. Hei Eretico Yang... solo adesso sono riuscita a fermarmi a leggere tutto d'un fiato !!!!
    Ieri è stata una giornata estenuante e tant'è... eccomi un pochino in ritardo ma ci sono eh : )
    Molto molto carino questo racconto, dettagliatissimo... e... certo i pregiudizi ci sono da parte di chiunque rispetto a quelli che sono gli aspettii personali delle visual più disparate della vita.
    Ognuno magari non ammette di averne poi magari di fronte a certe crude realtà rapportate alla propria persona ( non solo quella da te descritta) escono fuori prepotentemete!!!
    C'est la vie !!!

    Baci baci

    Desire

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  16. @ Desire, grazie del commento. C'è la teoria della foglia di prezzemolo nei denti no? Quella che dice che sei uscito con gli amici o con un ragazza/o. Pensi di essere stato brillante, e aver fatto un figurone. Entri in casa tutto tronfio. Poi vai a lavarti i denti, e scopri di avere avuto, tutta la serata, un pezzettino di prezzemolo sull'incisivo. Ecco perchè ridevano tutti! La percezione del sè, spesso non è coerente con quello che vedono gli altri. Si dovrebbe sempre avere una zona franca dove conservare un pò di vergogna per se stessi. Soprattutto quando ci permettiamo pregiudizi.
    Ciao ricciola! Un bacio.
    Yang

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  17. Sono commosso, vi amo! :D

    So che non è ora di farci i pompini a vicenda, come direbbe il signor Wolf... Però non posso evitare di rispondere e di augurarmi allo stesso modo che un giorno vi potrò conoscere di persona.

    Grazie, davvero.

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  18. Grande Wolf. Grandissimo Harvey Keitel.
    ;-)

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  19. Boh credevo di aver lasciato un commento...S'è perso nei meandri della fermentazione della ricotta. E' bello. Bello il tenero rapporto padre progressita con la figlia. E' bello come si rapporta alla moglie. Magari è la seconda moglie, alla faccia del progressisimo, ma mi è piaciuto. Sono entrata nel loro soggiorno, ho cenato con loro, ero nipote e cugina. Mi domando solo se avrei mangiato la ricottina...

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