Il settimo seme di Persefone





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giovedì 29 luglio 2010

Alcune cose da non fare prima di un orgia




( attenzione: se siete schizzinosi passate oltre )

Amici carissimi, oggi veniamo a voi con un vademecum estremamente utile visto l'approssimarsi delle vacanze:
una specie di galateo erotico da ripassarsi ogni volta ci si presenti l'opportunità di un incontro XXX rated.
E' una linea sottile quella che divide la rara e sana maialaggine dalla volgarità imperdonabile.
Saranno assai apprezzati anche i vostri suggerimenti. Non si finisce mai d'imparare la nobile arte del bon ton ormonale.
Partiamo dalle regole base:
Igiene intima.
Per Lui: Consigliamo di radunare i tarzanelli e piattoni in gruppi di 25 e inscatolarli in un contenitore a tenuta stagna. Una volta finita la performance e nuovamente a casa, i Vs. piccoli amici saranno lieti di tornare ad albergare al familiare tepore del Vs. culone.
Riguardo al pecorino di fossa, è inutile che la meniate con Slow Food. Lo smegma non è un gran biglietto da visita per la bionda che tanto avete circuito su feisbuk.
Per Lei: Lasciate perdere Intima di Karinzia, Chilly ( piuttosto Chillit Bang ), Neutro Med, Infasil e tutta quella merda lì: per i sedimenti calcarei usate il Vim Clorex. All'inizio brucia un pò, ma passa velocemente se avrete l'accortezza di fare il bidet con una lancia idraulica all' autolavaggio.
Ascelle and oll de rest of de bodi:
Ragazzi e ragazze, il carrello del bollito è una specialità di cui andar poco fieri: lasciamola alla ristorazione. Idem la zuppa di cipolle. Esistono deodoranti con uno spettro d'azione di 7 giorni. Se non fossero sufficienti a fare da "tappo", provate col Napalm: ne parlano bene.
Vi diamo una dritta: evitate di contattare quella coppia che si chiama Zola e Gorgon, pure se fossero bellocci: Nomen omen.
Igiene orale e fiatella:
Presente in bagno, quella specie di stecco con le setole in punta coperto di polvere?
Si chiama spazzolino ( non quello grosso: quello è lo scatizzola merde ) e serve per rimuovere il tartaro, nel senso di abitante della Mongolia. Quei rimasugli di cadavere che ostruiscono lo spazio interdentale vanno rimossi e sepolti in mare. A questo scopo è utile il cavo diamantato che viene usato a Carrara per segare il marmo. Se ne trova di buona qualità anche usato su e-Bay.
Ah: se avete dei denti di colore antracite, fareste bene a considerare l'ascesi mistica nel Vs. futuro prossimo.
Fiatella:
Per lei e per lui: che ve lo dico a fare... buona la peperonata lo so. Ma fate un fioretto: bypassate pure la caponata e l'aringa marinata, prima del randez vous.
State alla larga pure dalle lasagne agli asparagi, specialmente se state per recarvi a un esclusivo pissing party al Rotary.
Per i fanatici del bukkake invece sconsigliamo decisamente pizze e sugo di pomodoro in genere. L'acidità delle solanacee interferisce in maniera pazzesca con il sapore dello sperma. Bevete invece abbondante succo d'ananas. Sempre. Fa bene e le assetate apprezzeranno.
Abbigliamento e aspetto:
Ahi ahi ahi... Quì siamo invece sul soggettivo. C'è chi sbarella per le panterone tabogate issate su scarpe che sembrano impalcature.
Chi sbava su una minigonna inguinale e sui decolletè modello Fossa delle Marianne. Insicuro come sono io ( e pure molti altri maschietti ), l'effetto su di me è invece totalmente controproducente. Immaginate la scena: siete a un bar di look simil shabby chic. Avete fissato finalmente per un aperitivo, e vi vedete arrivare una tipa inguainata in una tuta di latex. In quel momento la cosa che più vorrei sarebbe una morte rapida e indolore. Mi andrebbe bene anche trasformarmi in un gallo nel bel mezzo di un rito woo-doo.
Indi: basso profilo, cazzo. Se siete belle, sarete apprezzate lo stesso, e 1000 volte di più una volta orizzontali. L'effetto piacevolmente sorprendente produrrà una reazione tipo il lupo dei cartoni di Tex Avery.
Se siete brutte e tozze, basso profilo lo stesso cribbio! A che serve mettersi la mini e regalare una vista a 16:9 della vostra persona?
Per i lui: il capello riccio e brizzolato, ingellato e pettinato all'indieto, con effetto umidificante del colletto della camicia è bandito dalla Convenzione di Ginevra dal 1969.
Se siete alti 1.62 non cercate scappatoie calzando dei Camperos con tacco da 8 cm o dei mocassini tipo hovercraft marca Berluscland.
Piuttosto recatevi in un negozio di sanitari, fatevi ingessare una gamba e noleggiate una sedia a rotelle. Nessuno potrà dirvi che siete bassi.
Altro genere da temere è il macho che arriva paludato con giacca anni 80 e maglietta bianca su pantaloni con le pinces. Consigliamo alle ragazze il vecchio trucco della finta paresi facciale fulminante. Riuscirete a ridergli in faccia per tutto il tempo e lui non potrà dirvi nulla per non imbarazzarvi.
Per adesso basta.

Fatti e personaggi citati sono assolutamente di fantasia.
Adesso se avete dritte e suggerimenti vi ascoltiamo volentieri.

lunedì 26 luglio 2010

Interferenza Erotica 1

Ultimamente stiamo perdendo un pò la bussola porcella. Non vorremmo dimenticarci che questo è comunque un blog di una coppia piuttosto "fuori dalle righe".
Io ( Yang ) soprattutto, mi sono messo a fare il vecchio saggio sulla collina, quando tutt'al più posso ambire a essere il vecchio satiro nel sottobosco. La Yin, poi, presa com'è da un esame che la sta massacrando, sta facendo solo la comparsa. Mi sembra doveroso restituirle lo spazio che merita, e d'ora in poi, per la gioia degli amici maschietti ( e speriamo pure delle femminucce ), di quando in quando, sopraggiungeranno delle interferenze fra un post e l'altro.
Magari andrà a finire come con certi intermezzi pubblicitari, che qualcuno segue più del programma stesso.
Tant'è, dal nostro album segreto, ecco l'Interferenza Erotica nr. 1:

venerdì 23 luglio 2010

Quegli stracazzo di maglioncini, fisso.


Oggi parliamo di Marchionne.
L'A.D. ( art director? anno domini? Architectural Digest? Amministratore Del... ok ) del gruppo Fiat.
Quando arrivò bello fresco dalla sua casetta in Canadà, la prima cosa che di lui colpì, fu il suo aspetto friendly.
In un panorama cristallizato di capitani d'industria, 'sto mezzo abbruzzo-canadese suscitò un moto, non dico di simpatia, ma di buona predisposizione:
Al bando cravatte e abiti. Il suo look prevedeva un golf in cachemere o lana merinos, camicia e stop. Come dire "palla lunga e pedalare".
In quel maglioncino era come fosse stampigliata la frase "fatti non pugnette".

Il tempus fugit, e dopo che i nostri babbi e nonni hanno ripianato di tasca loro ( nostra ) i deficit della "F.abbrichiamo I.nsulse A.utomobili T.risti", il buon Serghey rivela che sotto quel maglioncino la riconoscenza non è di casa e adesso si appresta ad andarci bellamente in culo.
Comunque... Devo dire che passati due o tre anni in cui vedevo il "Marchio" sempre paludato con quei cazzo di maglioncini, qualche perplessità, in me, si faceva strada.
Qualche dubbio risaliva la mia indole lombrosiana come un salmone infoiato.
Il top si è avuto quando, per presentare la nuova Giulietta, Sergino, si è presentato in Quirinale indovinate come?
Bravi!
Maglioncino e camicia!
Ora, io sono uno che la cravatta la mette molto raramente ( devo tenere a bada la mia ficaggine ), ma cazzo Sergio! CAZZO!
Sei al Queerynale*! E fermati all'Oviesse! Non ti dico di metterti il frac. Ma una merda di giacca la devi pur piazzare sulle spalle.
No! Lui, nada! Lui non ha tempo per i formalismi. E' uomo pratico. Va al sodo. Il maglioncino è perfetto.
Mi immagino un assistente che timidamente gli chiede:
"Ma... dottore... non si mette la cravatta?"
"Ma figuriamoci se ho tempo da perdere a farmi il nodo della cravatta. Il golf va più che bene!"

Ecco, scusatemi tutta 'sta menata atta semplicemente a farvi due palle così, ma serve.

Dunque, il Pres. della Rep. è uomo di sinistra ( ok, ok! scherzavo! non vi incazzate: è sempre stato un moderato floscio )... doveva pur accorgersi che quel maglioncino non era dello stesso filato di quelli di Bertinotti.
Fossi stato comunque al suo posto gli avrei detto:
-"Vede Marchionne... Quel che lei mi sta dicendo... E' per molti aspetti giusto. Duro ma condivisibile..."
-"Grazie, Sig. Presidente..."
-"... ma il fatto che lei mi si presenti qui, con questo cazzo di maglioncino... Mi fa capire che in cima a questo scollo c'è un cervello pericoloso..."
-"... ma... Signor Pre..."
-" Mi lasci finire per favore. Lei arriva qui e con questo maglioncino non fa l'amicone. Al contrario. Qua, nella domus aurea repubblicana, lei è come venisse a dirmi: "Io faccio quel che cazzo mi pare. Sono io che stabilisco quel che è forma e quel che è sostanza." E non va bene, dottore. Non va bene manco pò cazz...".
Nessuno ovviamente gliel'ha detto.
Adesso Sergio, dopo tanticchia di sciopero, fa il permaloso, lui che ha rilanciato la 500 ( per questo successo invidiato in tutto il mondo, non prendo sonno dalle seghe che mi faccio ebbro di felicità ).
Ha belle sorprese in Serbia per noi, che abbiamo sempre sempre creduto che quel golf fosse lavato con Perlana, e invece era per l'ano.
Io da parte mia il Golf ce l'ho.
1900 turbodiesel.
Dici che è anche colpa mia se sposti la fabbrichetta in Serbia, Sergio?


Yang

* ragazzi Queerynale non è mica male eh!? Chissà che ne penserebbero all'Arci gay....

mercoledì 21 luglio 2010

Il ( fantomatico ) Settimo Seme di Persefone




Un amico ieri, su msn, mi chiedeva il motivo del sottotitolo del nostro blog.
Cosa signficasse "Il settimo seme di Persefone".
Cerchiamo di dare una spiegazione, anche se, come spesso succede, una volta spiegata, una cosa perde parte del suo fascino.
Persefone, era la figlia di Zeus e Demetra.
Chi fosse quel vecchio poligamo di Zeus lo sanno tutti direi. Demetra, invece era la dea dell'Agricoltura.
Un giorno Persefone venne rapita da Ade ( dio dell'oltretomba ) e fu portata negli inferi con intenzioni matrimoniali. Quel gran furbone di Ade offrì alla ragazza un bel melograno.
Persefone non sapeva che come tutti i frutti di culto pagano, religioso o fiabeschi, anche quel melograno aveva una controindicazione scritta in corpo 1 sotto la buccia:
chi se magna il frutto del peccato è costretto a starsene al calduccio dell'inferno per "N" tempo.
Per fortuna la bella Persy si era appena scofanata un piatto spaghetti alla carbonara e non aveva molta fame. Mangiò solo 6 semi di melograno.
Demetra, la mammuccia, si incazzò come una scimmia quando seppe che la sgualdrinella andava a farsi sbattere le terga giù nel "ghetto".
Furente, lei, che fino a quel momento, regalava annate intere di bel tempo e raccolti, decise di riservare agli umani 6 mesi di gelo e tempo di merda ( non ho ancora capito cosa cazzo c'entrassimo noi con quella troia di sua figlia ).
Tant'è che quel satiro di Zeus decise di metterci una pezza. Prese per il pizzetto Ade e gli disse: "Senti, ciccio, la mì figliola tu la lasci stare! Hai capito o no?"
Ade rispose che ormai Persefone si era pappata 6 semi, e per 6 mesi sarebbe stata con lui negli inferi. Tuttavia, temendo giustamente la corrente a 220 delle saette di Zeus, acconsentì a far risalire sulla terra la bella ragazza.
Morale della storia, Persefone per 6 mesi stava col suo amato Ade a scopare, fare gang-bang con Caronte e tutta quella ciurmaglia lì. E gli altri 6 mesi tornava al sole e andava a confessare i suoi peccati mentre il pianeta rifioriva di gioia soave.
E il settimo seme?
Eh...
Quella zoccoletta di Persefone era contenta di stare ad abbronzarsi d'estate sulla terra.
Ma... nel beauty-case si era imboscato un settimo seme, appunto, per tornare a trombare nell'oltretomba.
Ecco perchè ogni tanto, anche d'estate e in primavera ( soprattutto ), scoppiano gran temporali e fa freddo.
Ci piace immaginare che la bella Persefone tenesse a portata di mano questo collegamento col tenebroso marito. Un piccolo semino. Niente di più.
Un interferenza in tutto quel candore.
Un link maledetto.
Un uscita di sicurezza rapida che le permettesse una via di fuga verso il suo amato inferno.

ps: Il settimo seme è ovviamente farina del nostro sacco. Non cercatene traccia altrove.


pps: Oggigiorno le varie Persefone vengono caricate su charter, e portate su un isola mediterranea. Il signore dell'oltretomba offre farfalline e bigiotteria varia. Anche perchè, certamente, le squinzie, del melograno non saprebbero cosa farsene.

Yang

ppps: Il Rospo mi suggerisce una colonna sonora adatta al post. Rispetto a quanto dice lui però metto un altra chicca. Un pezzo di una potenza devastante e con un significato molto attinente. Perchè la storia di Persefone non è forse Sindrome di Stoccolma? Se riuscite a trattenervi dal distruggere tutto quando alla fine Matt urla "Vorrei davvero poterlo fare" siete dei maestri di self-control ( o siete morti, una delle due ).

I won't stand in your way
let your hatred grow
and she'll scream
and she'll shout
and she'll pray
and she had a name
yeah she had a name

and I won't hold you back
let your anger rise
and we'll fly
and we'll fall
and we'll burn
no one will recall
no one will recall

this is the last time I'll abandon you
and this is the last time I'll forget you
I wish I could

look to the stars
let hope burn in your eyes
and we'll love
and we'll hope
and we'll die
all to no avail
all to no avail

this is the last time I'll abandon you
and this is the last time I'll forget you
I wish I could

this is the last time I'll abandon you
and this is the last time I'll forget you
I wish I could
I wish I could

lunedì 19 luglio 2010

Costeggiando un piccolo abisso

Cammino sul marciapiede che delimita il giardino davanti a una scuola.
E sono come al solito perso nei miei pensieri quando mi accorgo di questa scena;
dalla porta di una casetta escono un uomo e una donna di mezza età. Lui è un pò sciatto, capelli spettinati. L'aria da professore che ha appena finito di correggere i compiti degli studenti. Lei è sobria nella sua eleganza composta d'altri tempi.
Ma mi colpisce il foulard che le cinge la testa. L'assenza di sopracciglia. Il volto ceruleo e l'espressione spenta di quello sguardo.
Lui le apre la porta della macchina.
Contemplando l'automobile ricoperta di foglie cadute e pulviscolo, le dice:
-"Guarda che casino hanno fatto questi alberi..."
Lei fissa per un istante il tetto della macchina, ha un accenno di sorriso ma non dice nulla.
Sparisce nell'auto.
Lui ha un espressione spossata, distrutta, mentre gira attorno alla macchina per mettersi alla guida.
Io attraverso la strada e continuo il cammino. Poi capisco.
Quella frase: "Guarda che casino hanno fatto questi alberi...".
La saturazione amorosa di cui è impregnata.
Il suo abissale senso.
Per un istante è stato come offrire alla sua compagna una scialuppa di salvataggio di carta assorbente.
Ha voluto, tentato, di strapparla al mostro che se la sta mangiando a poco a poco.
Ha cercato per un secondo, per un secondo almeno, di portarla lontana da quegli artigli.
Portandola sul tetto di una macchina coperta di foglie.
E quanto amore imploso. Quanta catarsi in questa piccolezza.
Quanta profondità in una frase così superficiale.

Mi fanno male le braccia a scrivere questo post.
Quella frase "Guarda che casino hanno fatto questi alberi...", in questo momento mi sembra la cosa più romantica che ho sentito dire da un uomo alla sua donna che sta morendo.
Basta.
Mi fanno male le braccia.
Yang


venerdì 16 luglio 2010

40° in penombra

Un periodo di apatia lavorativa assale tutti prima o poi.
Complice lo stand-by totale dovuto alla crisi, i "tempi morti" si sprecano come i saldi d'estate.
E' in questo momento che le domande affollano la mia mente, e in automatico parte una sorta di bilancio degli obiettivi raggiunti e di quelli posti ad inizio anno.
Il mio ufficio somiglia ad una fornace. Tutto emana un calore indicibile ed insopportabile. Muovo lo sguardo tra carte e appunti presi di fretta e mi sorprende una smorfia di schifo.
Tanti anni mi vedono consumare il sedere su questa poltrona. Eppure questo luogo non mi somiglia per nulla. E' come se avessi volutamente mantenuto uno standard visivo che non mi permettesse di renderlo più di tanto "familiare" nonostante qualche oggetto personale abiti da secoli le scrivanie.
Sì perchè il luogo di lavoro è come il cane con il suo padrone, presto o tardi finisce per rassomigliarti.
Mentre questo campo di battaglia che mi circonda è forse volutamente un luogo ostile. Gli schedari incombono sulla mia testa, le scadenze incalzano, il telefono grida vendetta e le gocce di sudore scendono copiose tra le mie tette ...
Ecco...
Come non bastasse, i miei ormoni, che lavorano a pieno regime anche a gennaio, in estate trasformano il mio basso ventre in un altoforno vorace.
Devo cercare un diversivo per sfuggire a questo inferno...
Intanto mi faccio uno yogurt che mi sono portata saggiamente nella la borsa frigo...
EHI!!!
...
BINGO!!!

Yin


giovedì 15 luglio 2010

Il giorno che conobbi Salvatore


Era un giorno d'estate di molti anni fa, quando conobbi Salvatore.
Durante una pausa pranzo mi infilai in una libreria per scampare alla calura ridondante.
L'idea era la solita: cuccare qualche fica bohemienne, possibilmente di intelletto curioso, caviglia fina e ninfomane il giusto ( va da sè che stante queste pregiudiziali non ho mai cuccato un cazzo ).
Mi aggiravo davanti agli scaffali del reparto "poesia" sfavato a sufficienza, quando, guardando una bella gnocca al mio fianco, la mia mano si posò su un tomo con un dorso di 4 cm: era l'antologia completa delle poesie di Salvatore Quasimodo.
Con una certa flemma la mie dita aprirono a caso.
Era pagina 67, lo ricordo come fosse adesso.
Distolsi per un istante lo sguardo dal decolletè della tipa e detti un occhio all'inchiostro che imbrattava quella pagina.
...
...
Il brivido che mi attraversò il corpo mi costrinse ad appoggiarmi.
Una vertigine.
Quando mi ripresi la fica non c'era più ( e chi se ne frega ). Portai trafelato il libro alla cassa. Come se avessi scoperto un segreto che in pochi conoscevano.
La poesia in questione era "Fatta buio ed altezza".
Penso sia l'unica poesia che conosco a memoria. E', come quasi tutta l'opera di Salvatore Quasimodo, una poesia ermetica.
E l'ermetismo non si spiega. E' ermetico. Che ve lo dico a fare!?
E' emozione pura.
Può lasciare del tutto indifferenti. Può schifare. Ma se ti prende, ti prende di brutto.
Io sono uno dell'ultimo gruppo.
La poesia di Quasimodo, così pagana e sacra ha cambiato la mia vita come solo certa musica, e Yin, sono riuscite a fare.
Mi ha pure cavato d'impaccio, a volte. La citazione dotta fa sempre un certo effetto.
Mi ricordo bene durante un meeting:
C'era questa tipetta fascistoide al bar che mi stava tacciando di volgarità.
Di punto in bianco e di fronte ai miei colleghi ammutoliti le presi una mano e le declamai i versi di "Fatta buio ed altezza", senza la minima esitazione.
Quando la poesia finì, ci furono due secondi di silenzio al termine dei quali la little balilla disse solo: "Wow!".
A quel punto le feci l'occhiolino e le carezzai una guancia.
Me la trombai???
Non sono mica scemo!
Avevo raggiunto lo zenith della conquista maschiale.
Se ci avessi messo di mezzo il cazzo, avrei sporcato tutto quel capolavoro.
Fu così che mi accomiatai da lei, e salii nella mia camera d'albergo.
Dopo mezz'oretta dormivo come un angioletto.
Non prima di essermi sparato una sega pensando al culo della fascia.
Ok.
Di seguito, "Fatta buio ed altezza", di un signore siciliano che non ha vinto il Nobel nel 59 per i suoi baffi, ma per la sua opera poetica stratosferica.

Yang


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martedì 13 luglio 2010

Marco Valerio Marziale ( per le donzelle )


Per le donzelle che seguono o si imbattono nel nostro blog; come promesso, qualcosa per voi, condito da un estratto letterario erotico antico ma non meno sollazzevole.

Yin

Marco Valerio Marziale


(Augusta Bilbilis, 1 marzo 40 – Augusta Bilbilis, 104)







TU, LESBIA, VUOI CHE L'ABBIA RITTO ALL'INFINITO?

Tu, Lesbia, vuoi
che l'abbia ritto
all'infinito,
credimi, il cazzo
non è proprio
uguale a un dito.
Tu l'accarezzi
parlandogli da
amico,
ma il fare tuo
impetuoso ti è
nemico

lunedì 12 luglio 2010

La Dura legge del matinee


La mattina appena svegli, milioni di esseri umani ( quelli col cromosoma xy ) sono costretti a combattere una battaglia con un mostro più forte di loro.
Non sto parlando del riflesso nello specchio.
Si trovano con 'sta belva nelle mutande e con un frutteto di pesche sotto gli occhi e dapprima se ne compiacciono, e ravanandosi le palle ( tres jolie! ) si avviano alla salle de bain.
A quel punto l'orgoglio di cotanto testosterone si schianta contro l'evidenza che ben pochi hanno una latrina da autogrill in casa.
Molto più spesso c'è un water ben piantato in terra.
Ora, il buco del water è in direzione diametralmente opposta alla direzione della minzione, stante la rigidità mattutina della salama da sugo.
Che fare? Self golden shower?
Mah...
Posizionarsi modello ninja attacato al soffitto? Il casino poi è staccarsi l'Attack dai palmi delle mani e dei piedi.
Farsi calare tipo Tom Cruise in Mission Impossible? Troppo elaborato, e ci vorrebbero le travi a vista per passare i cavi.
La soluzione l'ho avuta stamani e sto pensando di brevettarla:
"Snododacatz"©!
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Un bel raccordo da tubatura!!!
Infili il pisello dentro e grazie al gioco degli snodi, la pipì se ne scenderà bellamente nel w.c.
Donne, avete finito di lamentarvi perchè scivolate sull'urina dei mariti.
D'ora in poi "Snododacatz"© vi preserverà da lividi e litigi coniugali.
"Snododacatz"© è utile anche per quei guardoni che vogliano schizzare sulle macchine delle coppiette in camporella, al riparo del fresco ombroso dell'aiuola.
Sto pensando per quest'ultima versione a una specie di mirino, tipo sottomarino.
Secondo me funziona alla grandissima!
Ah! ps: quell'erezione durissima di mattina è dovuta molto spesso alla prostata.
C'è ben poco di cui gasarsi.
:-(
Yang

sabato 10 luglio 2010

Dal ventre ( libera stampa in libero stato )

Dedicatoaibigotticocainomanieinculatoridibambiniacuibastadireunavemariaperipulirsilanima.
Dedicatoatuttiqueibastardissimipredicatoridilibertàchevoglionostendereunasindonedimerdasulcervelloatrofizzatodimilionidipecore.
Iosonoagnosticomaquantovorreicheilvs.dioviaspettassedilàperfarviunculocomeuncapannone.
Perchè
col
cazzo
che
camperete
120
anni
.

Yang ( Prima di far partire il video mettere in pausa l'i-pod sulla destra e alzare il volume a palla. Soprattutto dai 4.20 in poi. Sennò la bava idrofoba non viene bene. )

giovedì 8 luglio 2010

Dedica speciale ai pavoni da tastiera

Vi ricordate questo mitico spot? Lo dedico a tutti i bull sfigatelli che abbiamo sassato nella nostra "carriera" di swingers, e a tutti quelli che inevitabilmente ci deluderanno domani e dopodomani ancora. Si, sono disincantata, lo so. E forse pure un pochetto stronza. Ma l'epoca della beneficenza è finita da un pezzo.
Ma come mai quando questi sedicenti maschioni si propongono non scrivono anche un avviso?
Ci vorrebbe una specie di etichetta. Come su certi balocchi:
"Attention! Battery ( and brain ) not included."
Yin

lunedì 5 luglio 2010

La Strega del Bosco


Io l'ho vista la strega del bosco.
Sapevo di questa pazza che aggrediva le guardie forestali, i cercatori di funghi, le cercatrici di cappelle ( di funghi e non ) e gli appassionati di trekking.
Una volta in un barrettino sulle montagne pistoiesi udìì due cacciatori che attaccati al grappino numero IX farfugliavano qualcosa riguardo 'sta creatura.
Parlavano di una gran bella gnocca mora che era apparsa dal folto della vegetazione.
Erano davvero scossi. Si poteva ben capire dalla voce tremante e dal cazzo ancora ritto nelle brache.
Pochi mesi dopo la stessa scena si era ripetuta mentre bevevo alla fontana di San Carlo sulle Apuane: un mountain biker ( come diavolo si chiamano quelli che trovano eccitante frantumarsi la prostata su un sellino gettandosi giù da un dirupo? ) cercava di convincermi a tornare con lui su un sentiero; sosteneva di aver sentito piovere sul caschetto da ciclista. Alzati gli occhi al cielo si era trovato sotto il getto bollente di una fichetta che stava pisciando da sopra un costone di roccia.
" Fra l'altro a me piace molto il pissing...", chiosò mentre io ero piegato all'abbeveratoio, provocando in me un misto di terrore. "Ho provato a rincorrerla ma è sparita...".
"Eh... a chi non è capitato di avere una fica che ti piscia in testa...!?" sorrisi e me ne andai.
Ma la curiosità mi era rimasta. Con la macchina mi inoltrai per la strada da dove avevo visto provenire lo sventurato pisciatoio ambulante.
Dopo qualche tornante vidi un sentiero che prometteva bene.
Parcheggiai la macchina in uno spiazzo, presi la macchina fotografica e mi inoltrai nella boscaglia.
La ricerca fu più rapida di quanto pensassi.
La strega era lì. Evidentemente aveva sentito il rumore dei miei passi. Ma forse un gioco di echi l'aveva confusa.
Io ero alle sue spalle. Una visione sconvolgente davvero!
Dovevo immortalare la creatura che tutti quei poveretti dicevano di aver solo visto di sfuggita.
Appena quella sentì lo scatto della macchina fotografica, ebbe un sussulto. Si girò verso di me:
"Coglione! Mi hai fatto prendere un colpo!!!" mi sibilò incazzata.
"Rivestiti veloce. Al ciclista piace il bizarre. Mi sa che torna per rifarsi la doccia...", le dissi contemplando il risultato dello scatto.
Niente male questa strega.
Altro che santa inquisizione!
E c'era chi le metteva al rogo... Che spreco!!!
( la foto è un pò mossa. è già un miracolo che l'abbia inquadrata, visto che nel frattempo me lo menavo di mancina.... una faticaccia... )

Yang