Il settimo seme di Persefone





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venerdì 3 settembre 2010

Il lamento di Euridice

Gli amici spero mi perdoneranno, quello che c'è qua sotto è abuso di mezzo pubblico per scopi privati.
In breve: io e Rofrano in un suo post recente ci siamo scambiati le nostre opinioni sul nostro reciproco approccio alla musica. La discussione poi ha abbracciato le arti in genere.
Ognuno dei due ha difeso posizioni che in molti punti sono diametralmente opposte ( benchè non manchino di somigliarsi in altri ). Rofrano è un grande. Questo è bene dirlo subito. Non mi vede neanche. Ci siamo conosciuti grazie alla comune amicizia per Seta Rossa e la passione per Quasimodo.Lui ha fatto sacrifici e sforzi e vive di e per la musica. Il sottoscritto, al quale tutti dicevano che aveva una predispozione innata, la ascolta e basta ormai. Consiglio di dare un occhiata al suo blog.
Lui dall'alto della sua vastissima cultura difende una posizione di approccio che non può prescindere dalla conoscenza. Io dal basso della pigrizia che mi ha sempre fatto confidare nel talento come forza che mi trascende e mi prescinde, non ho altri argomenti che dire che l'arte è qualcosa molto più ancestrale e magico. Ovviamente entrambi sosteniamo anche le tesi dell'altro. Diciamo più o meno a percentuali inverse. Se avete abbastanza palle per sciropparvi la nostra discussione, questo è il link dove trovate la discussione

http://maxrofrano.blogspot.com/2010/08/lamento-di-orfeo.html

Siccome quel che più mi caratterizza è il non prendermi sul serio, ho deciso di fare un post della mia conclusiva risposta. Sintetizzando brutalmente ( e non è giusto, lo so, perdonami Max ): Rofrano asserisce che "l'esperienza artistica piena" con certa arte "alta" possa valere più dell'esperienza con la più bella donna della vita di un uomo. La mia risposta non ci stava nel suo spazio commenti e spezzettarla avrebbe fatto perderle forza.
Ne è venuto fuori un raccontino alla Woody Allen.
Enjoy it

Sono sdraiati nel letto.
Dopo infiniti minuti di silenzio lei trova il coraggio di parlare:
- Che hai?
- Che ho? - risponde lui
- Non far finta di niente, sai benissimo cosa intendo..,
- Te sei fuori di testa - dice lui alzandosi da letto con uno sbuffo
- Non ti alzare! Vieni qui!
- Ma che vuoi!? Mi spieghi che vuoi? Di cosa parli? - lui si spazientisce ma tradisce sofferenza.
- Sai bene cosa voglio! Voglio che mi dici cosa ti succede! Mi parli a mono sillabi... Non mi sfiori più... Non facciamo più l'amore... - lei adesso ha quasi la voce rotta in quella confessione. La manifestazione dell'evidenza, la pronuncia di quelle frasi, la portano sul bordo di un precipizio. Oltre il quale si staglia la realtà in tutta la sua brutale dimensione. Quasi come il dirlo, rendesse improvvisamente più tangibile tutta quella tristezza. Come se ammetterlo desse la dimensione di quanto sia vasta quella desolazione.
- Non fare così... Non piangere... dai...
Le parole di lui hanno ovviamente l'effetto contrario. Lei trabocca. Esonda. E perde l'inibizione che l'aveva tenuta al riparo in quella sua vigliacca meschinità.
- Hai un... altra?.... - chiede lei tremante
- Cosa? Ma figurati!?
- Ammettilo! Hai un altra!
- Ma che cazzo dici??? NO!!!
- Allora che hai?
- ....
- Parla!!!!
- Ok. Parlo. Te lo dico. Hai ragione. Devo dirti tutto. Dovevo farlo molte settimane fa.
Lei crolla sulla poltrona. A quel punto è talmente sfiancata e terrorizzata da quello che lui le potrà dire, che quasi si pente. Vorrebbe tornare indietro nel tempo. Non vuole sapere.
- Ti ricordi, quel giorno in cui ti ho detto che uscivo per andare a correre e pioveva?
- Si...- lei è quasi stordita dal panico che le sta entrando in circolo
- Non sono andato a correre...
- Dove cazzo sei andato... - trema, sapendo quel che lui sta per rispondere.
- ... Al negozio di dischi... - dice lui, e le mette una mano sulla spalla quasi a rendere meno dolorose quelle parole.
- Cazzo! No! Noooooo! Mi avevi detto che avresti smesso!!!!!!
- Hai ragione...
- Ho ragione un cazzo! Avevi promesso. Giurato!
- Scusami...
- Sei un uomo di merda
- Si. Forse si.
- E chi cazzo è il fortunato stavolta?
- Wagner...
- Wag... Mi prendi per il culo????
- No.
- Sei un povero pazzo.
- Gia.
- Ti sei fatto il Parsifal...
- Si
- Cristo santo! Il PARSIFAL!!!???! IL PARSIFAAAAAAAL!!!!
- Si.
- 5 ore di merda tedesca!!!!
- Non è il caso di offendere. Calmati,
- Non è il caso di offendere??? VAFFANCULO TE, WAGNER, E IL SACRO GRAAL!!!
- Sei patetica...
- Io sono... patetica? Te sei pazzo!!!!!
- IL PARSIFAL MI HA FATTO PROVARE EMOZIONI CHE TU NON MI DARAI MAI!!!
Mentre confessa e grida, la guarda nel suo splendore. E' una donna bellissima. E questo provoca una reazione ancora più scomposta
- Non me ne faccio di niente delle tue tette! Le tue cosce tornite? Il tuo addome sodo e il culo da urlo? La tua bocca??? E' tutto così... Tutto così volgare... Tutto così... dozzinale rispetto ai movimenti di quell'orchestra! Ecco! Lo volevi sapere??! Te l'ho detto!!!
- ...
- ...
- Quando è così...
- Scusami. Non volevo.
- Vaffanculo! Hai capito??? VATTEN'AFFANCULO STRONZO!
- Ma si! Sai che c'è? Me ne vado. Mi hai rotto il cazzo.
Lui si veste. Riempie una valigia con le prime robe che capitano.
- Quando posso passare a riprendere il resto delle mie cose?
- Le tue cose? Quali cose? Quali cazzo di cose? - fa lei beffarda.
- Lo stereo. I dischi di classica.
- ...
- ...
- Vieni domani. Troverai tutto pronto. Lo stereo, e tutta la tua merda di dischi.
- Grazie.
- Grazie un cazzo.
Lui esce.
Lei resta per minuti, forse ore, su quella poltrona. Contemplando quel che è appena accaduto e che le dispiega davanti un futuro di incertezze. La paura che sale e inizia ad attanagliarle la gola.
Il pensiero torna ai bei momenti. A quelle giornate così luminose. Il dubbio di aver esagerato inizia a scivolarle attorno come un serpente.
Improvvisamente guarda lo stereo.
Si alza e si dirige a quell'impianto che è costato migliaia di euro.
Accende il cd. Dentro il lettore c'è ancora il terzo disco dell'edizione Deutsche Grammophon del Parsifal. Fa partire il disco. La sala viene pervasa dalla magia sonora.
Tutto è sospeso. Adesso sa. Lei Sa! Sa e vuole richiamarlo.
Prende il telefono e sta per comporre il numero, quando il suo occhio scorge una cosa strana.
Un lembo che sembra tessuto o qualcosa di simile penzola da una cassa.
Si avvicina.
E' un preservativo. Usato!
La cassa è oscenamente sfondata nel subwoofer.
Guarda dietro la cassa acustica. Trova un cimitero di fazzoletti accartocciati. Incontrovertibilmente glassati da sperma secco.
Scuote la testa rassegnata.
- Povero rincoglionito...

Butta il telefono sul divano e va a farsi una doccia.


18 commenti:

  1. Geniale Yang !!!!!! ^________^
    Ma fare l'amore con Wagner in sottofondo è ancora più esaltante.... mani... braccia che sfiorano..torniscono.. incalzano... si.... è così che adoro ancor di più questo tipo di musica che si impossessa di me.. e mi fa abbandonare completamente allo stordimento dei Sensi più completo...Bisous
    Desire

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  2. @ Erotici Eretici

    Hhahahahah mi sto scompisciando dalle risate. Il mio post meritava di essere scritto solo perché generasse questa scenetta.

    (Però, caro Yang, hai tirato il rigore in una porta vuota, ma nella porta sbagliata. Io non ho detto che il Parsifal è meglio della donna più bella. Ho detto che il Parsifal sta all'esperienza musicale di una vita come la donna più bella sta all'esperienza sessuale di una vita. E' un po' diverso. Non ho mischiato i piani)

    In ogni caso, fanfare wagneriane per il tuo post.

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  3. @ Desire

    Esatto, quella è la quadratura del cerchio!! :)

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  4. mah oddio le palle le ho avute o me le sono fatte...è un bel disquisire il vostro, forse dovreste incontrarvi, vi fate un gran sesso secondo me. io credo tu ti accenda come un cerino e trasformi la brace in un incendio. io forse ero stanca di tutta sta lettura o semplicemnente non capisco, ma non mi sembra che lui abbia detto che l'esperienza artistica piena (ossimoro!!) valga più dell'esperienza con una donna senza eguali. secondo me sei tu che hai voluto leggerla così perchè la passione ti acceca. non ha scritto forse invece che l'esperienza del Parsifal va vissuta fino in fondo, penetrata, affondata come l'esperienza con una donna desiderata oltre ogni limite? e lasciarla passare, in un attimo, equivale a perdersi il momento di più alta passione che si posssa desiderare? era un'equivalenza. la fatica di scalare il parsifal e di possederlo non dovrebbe, secondo lui, affligerti. è la stessa fatica che faresti per meritare la passione di una donna, la più desiderata, e approdare al godimento libidico più appagante. nella tua storia forse la tua lei non dovrebbe essere gelosa, ma lusingata secondo il credo del tuo amico Rofrano, esaltata dal paragone con la più alta esperienza artistica possibile. un bel complimento.
    io ho capito così
    Rossa

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  5. a mia difesa mentre scrivevo il mio commento non c'era ancora quello di Rofrano che leggo solo ora.

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  6. Allen sarebbe fiero di te caro Yang... FIERO!

    Il finale avrebbe potuto riservarti un oscar alla migliore sceneggiatura se fosse stato inserito in un qualcosa di più ampio...

    Il condimento sonoro se fatto partire all'inizio della lettura è ancor più divino! :D

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  7. @ Rossa

    Ecco, tu hai detto in due parole quello che io volevo dire in uno sproloquio interminabile. Grazie! Poi dicono che le donne non hanno il senso della sintesi!!

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  8. Sento di condividere la fusione 'contrastata' di arte e amore… tra l'altro nelle passioni di Rofrano scorgo delle bellissime foto di una stupenda ragazza, che sottofondo c'era? :)

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  9. Io..più seguo questo blog e più sono felice di avervi "incontrati", cari Yin&Yang..
    Mi piace come scrivete e i vostri contenuti..(l'avevo già detto?)
    Caro Yang..il raccontino Alleniano che hai scritto è a dir poco fantastico..
    Mi ha ricordato..in maniena più estremizzata, l'ultimo romanzo di Hornby "Tutta un'altra musica"!
    Il fidanzato delle coppia protagonista del libro non è innamorato di Wagner, ma di Tucker Crowe..
    Piccola puntualizzazione: il racconto dell'autore di "Alta fedeltà" non mi è piaciuto..quello che ho trovato invece esaltante è stato il tema.
    Tema che, più o meno, avete trattato anche tu e Rofrano.
    Sono d'accordissimo con l'asserzione "Il Parsifal sta all'esperienza musicale di una vita come la donna più bella sta all'esperienza sessuale di una vita"...
    Al contrario mi mette un po' tristezza il trombarsi un amplificatore hahahah!
    Fortuna..io ho le casse molto in alto..va be' il sesso acrobatico, ma insomma..heheh!!!

    Un abbraccione piccolo piccolo (uhm...)

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  10. Fare l'amore con Wagner è da necrofile.

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  11. Leggere che Rossa ha il dono della sintesi, è segno che, o sono fatto di pejote, o sto entrando nel fantastico mondo dei Puffi. Ergo a Rofrano e Rossa do una risposta spero esaustiva:
    Il post di Rofrano si chiamava "Lamento di Orfeo".
    All'interno del post, Rofrano si lamenta di non riuscire a condividere come e quanto vorrebbe la sua passione per la musica classica. A Rofrano non piace ( eufemismo ) la musica contemporanea. E fin qui son problemi suoi.
    Quel che però non condivido è quando bolla come sprovveduti, coloro che non possiedono la medesima competenza o pazienza per apprezzare la musica di Wagner o Mozart.
    Non avere ( o non volere, per pigrizia o sfighe varie ) i mezzi atti a riuscire a vivere un "esperienza artistica piena" ( sic ).
    Secondo lui quindi, sono uno sprovveduto ( visto che no cado in deliquio per la sua stessa musica ).
    Ho provato a spiegare il MIO punto di vista.
    Uno Yang incendiario, prof.ssa Rossa, avrebbe detto: "Caro Rofrano, sprovveduto sarà stato tuo babbo quella sera che gli mancavano i preservativi".
    Invece non ho mai mancato di rispetto argomentando il mio punto di vista, e anzi, ho sempre cercato di spiegare con un sorriso quel che penso, ben sapendo di non avere strumenti culturali adatti a fargli cambiare idea ( ma neanche mi sono mai sognato di fargliela cambiare ).
    Lui è un puro - e liberissimo di farlo - e continua ad andar dritto sul suo boulevard.
    Indi, in risposta al Lamento di Orfeo, ho scritto il Lamento di Euridice, portando al parossismo la metafora secondo la quale il Parsifal sia un emozione talmente potente da essere paragonabile all'esperienza amorosa più bella della propria vita ( evidentemente la lei del racconto non è, per il tipo, la più bella esperienza amorosa e quindi sceglie il Parsy ). Un raccontino che spero abbia fatto sorridere. Tutto qui.

    Per Rofrano, resterò temo, uno sprovveduto. Ma non c'è problema.
    Sono umile a sufficienza per continuare a ritenerlo un grande.

    E adesso un bel coro della letizia:
    Evviva-l'arte-et-l'amore-et-l'amicitzia-fucyna-di-creatività-et-virtute-et-conoscenza-financo-di-passione-che-si-avvinghia-allo-spyrito-e-qual-piuma-caretza-il-volto-di-iddio-in-aexcelsis.
    Yuppi-ya-ye!

    End ov de story.

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  12. @ Desi. Ti volevo dire che fare l'amore con il sottofondo della cavalcata delle Valchirie è quanto di più alleniano potessi immaginare, ma la risposta data da Lorenzo è ancora più bella!!!

    @ Rospo, non credere alla Rossa quando dice che vorrei scoparmi Rofrano. Io amo solo te.

    @Amore, non dire altro. Mi va benissimo così.

    @Pet, tu sei sempre così inzuppata nell'arte e nell'amore... che ormai sei una specie di Minerva da spalmare di marmellata e tuffarla nel latte .

    @Grace, è la stessa cosa che pensiamo di voi. Se vi becchiamo vi facciamo un viso così a forza di baci!!!

    @Lorenzo. Come detto a Desy: fulminante.

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  13. yang yang sei talmente acceso che non capisci nemmeno quando ti faccio un complimento. intanto io mi sono letta tutta la vostra disquisizione, mi merito comunque parole più care.
    insisti a vedermi bacchettona, amen.
    Roja

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  14. Roja: ti sei sciroppata tutta quella melassa, e ti ringrazio ( anche a nome di Rofrano ). Ma non era mica male un commento al racconto, in questa sede. Potevi anche dire: a me sto racconto fa pena.
    Ma perchè mi vedi sempre incazzato?? Boh!?
    Sarebbe contenta la Yin se fossi sempre a cazzo ritto! Guarda che il Dalai Lama viene a prendere la camomilla da me ogni sera. Giuro.
    E non mai pensato che sei bacchettona.
    Non è che sei una bacchettona di paglia, forse? ;-)
    Così sia.
    Yang

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  15. ma io ho fatto molto di più. ho guardato te, dentro al racconto. ingrato. sono già qui tutti a dirti bravo fantastico che scrittura che verve. vuoi solo questo? mi accodo? non io non sono così, io guardo altro.
    io mi incedio è sicuro, mai negato, anzi dichiarato con nome e cognome, non vedo perchè lo debba fare tu.
    a presto
    Rojo Pasion

    ah, con Rofrano mi intendo bene direi e gli ho anche spiegato che si è preso un abbaglio, ma in confronto a voi risulto sintetica pure io!!

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