Il settimo seme di Persefone





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giovedì 23 settembre 2010

Egocentrismo e amore


L'infausta chronica di Ludmilla

Ludmilla era la bella figlia del principe del feudo Sbavo Orsomandi.
Le sue virtù eran cantate da tutti i giovinotti di quei luoghi.
Algida, colta, e di signorilità innata, con la sua beltà e vocazione artistica era la più bramata da tutti i cavalieri.
C'era chi si sfidava a duello per il suo cuor immacolato e perfetto. Lei assisteva alle tenzoni con il distacco che possiede chi sa di potere aver tutti ai suoi piedi.
Ma l'Inaspettato stava per bussare alle porte della sua esistenza sotto forma di "Bel Tenebroso": mentre si recava alla Chiesa dell'Annunziata vide passare un Uomo. Rimase colpita dal fatto che quel cicisbeo parve non dedicarle la minima attenzione.
Chi era costui? Come non poteva esser rimasto incatenato al suo fascino?
Lo rivide la domenica seguente, e il Bel Tenebroso ebbe per lei il medesimo atteggiamento di noncuranza. Ludmilla tornò alla sua magione col cuore in tormento. Mai aveva visto un cavaliere sì bello e invincibile. Si decise che avrebbe avuto quell'eroe a tutti i costi.
Un giorno, mentre sospirando contemplava le gocce di pioggia che cadevano sulla finestra, vide il Bel Tenebroso camminare nella tempesta. Mossa dal desio e dalla compassione, si sporse sul balcone e lo chiamò:
-"Cavaliere! Cavaliere!!! Venga in casa mia che piove!"
-"E perchè dovrei? Piove anche qui fuori!", fu la criptica risposta del Bel Tenebroso, che pronunciate quelle parole, si allontanò sotto il temporale.

Ludmilla non si riprese più da quel diniego.
Quell'uomo l'aveva rifiutata. Tutte le certezze che lei aveva, si sgretolavano. Il pensiero di un gentiluomo così fiero e indomito la vinse.
Dopo tre settimane Ludmilla, morì, col cuore trafitto dalla ferocia dell'amore impossibile.



Solo che, piccolo particolare, il Bel Tenebroso, che lei dall'alto del suo piedistallo di vanità aveva innalzato a un livello divino, in realtà non era che un povero imbecille.
La risposta di lui, che Ludmilla aveva interpretato come partorita da un animo tormentato ed enigmatico, in realtà era semplicemente la replica di un idiota che credeva che piovesse pure nella casa dove lei lo aveva invitato. Allora tanto valeva star fuori.
Ludmilla muore a cagione di un coglione.

Ah... l'Ego!
Quante vittime miete l'egocentrismo delle persone? Quante volte ci siamo resi conto di riporre nel prossimo speranze che più vengono disattese, più collocano su una specie di trono la persona cui richiediamo attenzione?
E' l'egocentrismo, baby! Quello che fa pensare che "se quello non considera una strafica come me, deve per forza essere un uomo abituato a frequentare ultrafiche. E io posso essere, anzi, io sono un ultrafica!!!".
Ecco perchè spesso le donne si innamorano degli stronzi.
Maggiore è l'ego della donna, maggiore è la ferita che le provoca l'esser rifiutata. E maggiore è il dolore, più lei si aggrapperà alle mani dello stronzo di turno, per aver ragione di quel diniego.
Se l'egocentrica ammette di essere attratta da un banale coglione, non fa altro che dare della cogliona a se stessa. Esercizio di penitenza impossibile per l'autoindulgenza tipica di chi è egocentrica. Che preferirà pertanto idealizzare la coglionaggine dello stronzo, trasformando la sua dabbenaggine in misteriche virtù che solo la rifiutanda è capace di intravedere sotto quella glassa di merda.
Ecco fatta la magia: la merda diventa oggetto del desiderio.
Re Mida trasformava in oro tutto quello che toccava; alcune donne trasformano in oro lo stronzio.
Yin mi dice che questa cosa succede ne più ne meno anche agli uomini egocentrici.
In buona parte è pur vero. Tant'è, io credo che l'uomo abbia un indole razionale che la donna, votata all'intuito e all'istinto non abbia, o abbia comunque in misura minore.
L'uomo, trova nella incessante impellenza propulsiva del suo cazzo una valvola di sfogo ( metafora calzante ), che fa si che l'istinto torni presto sotto il livello di guardia.
Ecco perchè secondo me ( secondo me ), alla quinta sega che un uomo si spara per la bella e impossibile figa, l'uomo cambia target, mediando fra impulso e ragione.
Al contrario, secondo me ( secondo me ), più mulinelli si abbatteranno sul monte di Venere e più una donna si esalterà nella indomita caccia allo stronzo ( le emozioni post orgasmiche, sono opposte fra uomo e donna ).

Mi rendo ben conto di quante diramazioni questo trattatello antropologico possa prendere, ma mi fermo qui, lasciando ai vostri eventuali commenti il timone che farà da guida a questa traccia.

Gong!

Yang

La sinapsi malata: "My sweet prince" dei Placebo, un valzer al rallentatore, rarefatto e tristissimo. Quello che fa venire i brividi di questa canzone è che è cantata da un uomo, ma il testo vede "lei" parlare in prima persona. E' come se lui, che l'ha tradita 1000 volte, si mettesse nei panni di lei. Ed è lei che si prostra ai suoi piedi, implorandolo di ricordarsi semplicemente che lui è il suo unico principe. Seppure le abbia fatto vedere l'inferno, e lei sia sul punto di abbandonarlo una volta per tutte, glielo ricorda per l'ultima volta. E dopo l'ultima, ancora una volta:
lui è il suo principe.
E il pezzo è di una grandiosità incontenibile. Una delle più belle canzoni della nostra vita.



Non avrei mai pensato che sarei andata più in là di così
Non avrei mai pensato che mi avresti fottuto il cervello
Non avrei mai pensato che tutto questo potesse finire
Non avrei mai pensato che avresti spezzato la catena

Io e te, baby
Ci liberiamo di nuovo di tutto il nostro dolore
Quindi prima che finisca la mia giornata, ricorda:
Mio dolce principe
Tu sei l'unico
Mio dolce principe
Tu sei l'unico
Tu sei l'unico
Tu sei l'unico
Tu sei l'unico
Mio dolce principe


21 commenti:

  1. Tema interessante. Mi trovo più d'accordo con Yin... In ogni caso mi pare abbiate fatto centro ponendo come causa l'egocentrismo.

    I miei migliori saluti.

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  2. Grazie Yang !!!!!
    Un bacio ad entrambi
    Desire

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  3. Credo che abbiate ragione entrambi. Ma le 5 seghe sono di fila o sfasate?

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  4. non so, a parte tutto il resto, a me queste semplificazioni su uomo razionaloide e donna istintiva-intuitiva mi fanno sempre sospettare di essere... donna! :D

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  5. @ Carlos che ci onora di un commento notturno volevo dire che pure io concordo con Yin in buona parte. L'ho anche scritto. Tuttavia credo che la donna sia tendenzialmente più intuitiva e istintiva dell'uomo, e questo super potere però ha anche i suoi lati negativi, come ben sappiamo. In effetti questo post trae spunto da un esperienza di una nostra amica.

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  6. @ Desi... Eheheheh! Non ti sarai mica identificata nella bella Ludmilla eeehhh? Sarebbe la riprova del tuo egocentrismo! ( questo post è un tranello per tutti gli egocentrici con la coda di paglia !!! )
    ;-)

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  7. @ Inneres, ricordandomi di un tuo post neanche troppo vecchio, credo che ti possa sentire anche tu in qualche misura un pò Ludmillo. Oppure sei il Bel Tenebroso?? ( spero proprio di no ).
    5 seghe a fila??????????
    Le seghe le intendo sempre sfalsate. In modo che l'anticlimax permei ben bene l'ipotalamo.

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  8. @ ZIA, TU SEI una donna. E il boa di piume che avevi stanotte era FA-VO-LO-SO!!!
    A parte tutto, questa è come al solito una cazzatella da blog, ovvio che sia una visione semplicistica, anche se credo che ci sia un fondo piuttosto massiccio di verità.
    Avrei voluto fare un indagine Doxa per stabilire se ci fosse un cromosoma XX o XY più istintivo ma ahimè, ho finito tutti i miei risparmi correndo dietro a stronze che non mi cacavano!!!
    :-))

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  9. Non esistono uomini stronzi, imprese impossibili, e il colon irritabile. Tutto si pondera in virtù di quanto tu permetti accada nella tua vita. E' stronzo perchè tu lo consenti. Non ci arrivi perchè non sei capace, non ti applichi non sai vedere la soluzione. Sono stata stronza e me ne vanto. Sono stata cogliona e mi vergogno.

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  10. mah. che post è Yang?
    l'egocentrismo vuole soddisfazione, vuole venerazione, vuole. l'egocentrico non pone dubbi sul proprio sè, non vive empaticamente. non si pone domande. l'egocentrico richiede adesione assoluta. se non la trova aggredisce, senza sosta, uomo o donna che sia. o tutto viene portato dentro, senza alcuna capacità critica o viene espulso all'esterno e giudicato, senza discernimento e senza affetto. furiosamente direi. la tua differenziazione tra i sessi non mi trova d'accordo. il meccanismo di conglobamento/aggressività vale per tutti. come sempre non è il genere sessuale che differenzia ma il tratto psichico. l'uomo o la donna che si asservano a un ideale che non corrisponde loro rientrano (secondo me), al contrario, tra coloro che hanno poca stima e considerazione del proprio io, ovvero quando l'oggetto del desiderio esiste indipendentemente da ciò che può scambiare con me. se so discernere lo scelgo e, quindi, lo escludo se non mi appaga. al contrario, se il mio io è poco strutturato, che esista o meno, che mi appaghi o meno, quell'oggetto lo coltivo e lo cerco perchè senza quel desiderio sono vuoto. senza desiderio non esisto.
    voi vi siete scelti perchè vi appagate e vi scambiate mente e cuore. siete adulti e scegliete sulla base della vostra esperieza. chi si perde dietro amori impossibili, gli stronzi/e per intenderci, semplicemente non ha conoscenza del proprio sè e non sa ciò che lo rende felice. prende per colmare il vuoto, egocentrico o meno, nel senso che l'egocentrismo denota solo l'aggressività che segue al rifiuto.

    la vostra canzone parla di desiderio. della follia del desiderio che chiede solo di essere appagato. anche nel dolore. ma il desiderio non è amore. l'amore parla e vuole rispetto. il desiderio urla e non sa quel che dice.

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  11. @ Seta, complimenti! Difficilmente potevi esplicare in poche parole il contrario speculare di quel che è il mio modo di vedere la cosa, visto che io mi vergogno di essere stato stronzo, e mi vanto di essere un coglione. Chi ha amato non sbaglierà mai. Anche se si trattasse di amare una stronza, giacchè il giorno che il mio troppo amore mi ucciderà, sarà la volta che potrò solo ringraziarlo. Perchè è grazie alla mia assassina che potrò ben dire di aver vissuto.
    Tutto il resto sono seghe e cascame di trucioli che io e Yin lasciamo ai maestri d'ascia.

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  12. ERETICI, ok. lo so.
    pero' volevo dirvi che l'ultimo commento mi piace e mi somiglia cosi' tanto che mi commuove. cogliona cogliona tutta la vita, come in effetti sono e desidero essere.

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  13. Condivido ogni singola lettera di ogni singola parola... Ed essendo un pelino egocentrico rifletto, ma il mio egocentrismo fortunatamente si riversa in altri campi, non in quello della sfera passionale sessuale e tiro un sospiro di sollievo. In effetti in amore son stato sia incudine che martello... Però è chiara la proporzionalità diretta tra la stronzaggine e la coglionaggine nei rapporti di coppia...

    Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris.
    Nescio, sed fieri sentio et excrucior.

    Cosi è se vi pare.

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  14. Ludmillo? Forse un pò lo sono stato ma non così coglione

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  15. Non so amare. Ho amato, è finito il tempo, la voglia e la legna per farmi le seghe. Sono stronza. E mi faccio forte della mia nullità. Ciauu

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  16. Ci ho provato anch'io a mettere in pratica il Teorema del Ferradini. Ho ignorato una donna nella speranza che s'interessasse a me e lei ha pensato che fossi gay.
    A tal proposito, vedendo il cantante dei Placebo, non penso abbia fatto fatica ad immedesimarsi in una Lei.
    Detto questo i Placebo piacciono molto anche a me.

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  17. Un Rospo latinorum? Come faceva dire Laclos al visconte di Valmont: "Trascende ogni mia volontà, madame..."
    L'ho detto spesso anche io, un istante prima di albergare in qualche corpo altrui: "non so perchè lo faccio... trascende ogni mia volontà"
    :-)

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  18. @LORENZO, sei un poeta anche nel gustarti la musica. Da Ferradini ai Placebo è un salto notevole. Le trombe di Eustachio te ne sono grate!
    E poi la fica è un genere talmente sopravvalutato...

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  19. La mia ex mi dava del TENEBROSO (ed anche la mia attuale spasimante).

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