Il settimo seme di Persefone





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lunedì 19 luglio 2010

Costeggiando un piccolo abisso

Cammino sul marciapiede che delimita il giardino davanti a una scuola.
E sono come al solito perso nei miei pensieri quando mi accorgo di questa scena;
dalla porta di una casetta escono un uomo e una donna di mezza età. Lui è un pò sciatto, capelli spettinati. L'aria da professore che ha appena finito di correggere i compiti degli studenti. Lei è sobria nella sua eleganza composta d'altri tempi.
Ma mi colpisce il foulard che le cinge la testa. L'assenza di sopracciglia. Il volto ceruleo e l'espressione spenta di quello sguardo.
Lui le apre la porta della macchina.
Contemplando l'automobile ricoperta di foglie cadute e pulviscolo, le dice:
-"Guarda che casino hanno fatto questi alberi..."
Lei fissa per un istante il tetto della macchina, ha un accenno di sorriso ma non dice nulla.
Sparisce nell'auto.
Lui ha un espressione spossata, distrutta, mentre gira attorno alla macchina per mettersi alla guida.
Io attraverso la strada e continuo il cammino. Poi capisco.
Quella frase: "Guarda che casino hanno fatto questi alberi...".
La saturazione amorosa di cui è impregnata.
Il suo abissale senso.
Per un istante è stato come offrire alla sua compagna una scialuppa di salvataggio di carta assorbente.
Ha voluto, tentato, di strapparla al mostro che se la sta mangiando a poco a poco.
Ha cercato per un secondo, per un secondo almeno, di portarla lontana da quegli artigli.
Portandola sul tetto di una macchina coperta di foglie.
E quanto amore imploso. Quanta catarsi in questa piccolezza.
Quanta profondità in una frase così superficiale.

Mi fanno male le braccia a scrivere questo post.
Quella frase "Guarda che casino hanno fatto questi alberi...", in questo momento mi sembra la cosa più romantica che ho sentito dire da un uomo alla sua donna che sta morendo.
Basta.
Mi fanno male le braccia.
Yang


6 commenti:

  1. ti piace così tanto perchè è il senso che gli dai tu. è il tuo sentimento che ti fa male alle braccia, è il tuo romanticismo che ti carica lo sguardo.
    quel casino sulla macchina potrebbe anche essere il movimento della natura che manca a quella donna, che il cancro lentamente le sottrae. potrebbe anche essere una frase carica di nostalgia per un casino di foglie e vento che ora è bonaccia e attesa disperata di un refolo che di foglia ne smuova anche solo una. in fondo è anche un "casino", quasi un fastidio, direi un'invidia per un movimento di vita che ora è così lontano.
    la scena che descrivi è comunque commuovente e anche che tu la colga. qualcuno non avrebbe visto altro che una coppia trasandata, macchina compresa.

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  2. anche a me hanno fatto male le braccia, anche io ho provato a dire a una persona cara tante frasi così. Mi piace pensare che le foglie cadevano a posta anche per noi, è la vita, si sà.

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  3. Mi viene un magone dentro... anche a me questa brutta malattia ha portato via un parente caro.. si è impotenti di fronte a tanto male...

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  4. Non ho parole... Purtroppo la vita è davvero così, inutile aggiungere altro.

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  5. Davvero un grande peso sullo stomaco. Situazioni come queste mi lasciano senza fiato. Anche io purtroppo colpita da tanta sofferenza per un familiare. Complimenti per la tua sensibilità e l'abilità che ti contraddistingue nell'esternarla. Clelia

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  6. Grazie a tutti. Non volevo aggiungere nessun commento alle vostre considerazioni. Ognuno di noi vive o ha vissuto sulla propria pelle certe emozioni. Oggi per esempio mi sono fermato da un mio amico per farmi due risate. Mi dice invece che la sua ex sta morendo di cancro. Sembrava che ce la facesse e invece no. Morirà presto. Ha 46 anni e una tracimante e pazza voglia di vivere. La sorte le ha assegnato questo copione con finale improvvido.
    Sulla strada del ritorno, col sole che mi costringe a camminare nell'ombra, mi rendo conto di quanto la vita ci sfugga dalle mani. E' come una specie di fune a cui siamo aggrappati. Una fune che si sfilaccia istante dopo istante. Come tutte le funi che si sfilacciano, ci sono quelle che cedono d'improvv...

    M, non ti conoscevo bene. Ma per me D è come un fratello e se ti ha amata, vuol dire che sei una gran donna.

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