Il settimo seme di Persefone





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lunedì 14 giugno 2010

Thanks god it's Monday


Ci sono giorni in cui alzarsi dal letto è più faticoso di altri. Uno di questi è il lunedì mattina, gli impegni che via via si fanno spazio in una mente leggermente appannata dal fine settimana e la consapevolezza che a seguire avrai un'intera settimana. Il lunedì mattina porta sempre con se un velo di mistero che solitamente denuncia lo stile dell'intera settimana in divenire.
Questa mattina poteva essere un lunedì come tanti, sveglia di buon ora, colazione, preparativi, auto per raggiungere il lavoro, frenesia dei colleghi, poi la possibilità di uscire di li a poco per raggiungere alcuni uffici. E' una splendida giornata ed i sole non ha ancora intrappolato il mondo nella sua morsa calda.
Mi rimetto in auto e raggiungo gli uffici poco distanti.
Parcheggio, scendo dall'auto, e qualcosa attira la mia attenzione. Vi è un lungo cortile di un edificio industriale da attraversare e da una delle sue finestre fanno capolino due ragazzi che intonano una canzone. Mi sorprende la mia prontezza nell'impostare un link sensuale che mi proietta nuovamente in auto e mi fa sfilare le mutandine che indosso oggi.
Una volta tornata nel piazzale i due ragazzi mi vedono camminare completamente ignari del mio gesto così sfacciatamente improvvisato. Sento i loro sguardi attraversare il tessuto sottile del vestito e scorrere ogni cm del mio corpo indugiano un pò nel fondoschiena per poi buttarsi a capofitto li, fra il taglio caldo delle mie gambe, dove pensano che ci siano le mutandine che invece adesso sono comodamente riposte in borsetta.
La sensazione che provo è come quella di essere bendata, ed il vento caldo che sento, pare trasformarsi nei loro respiri che scorrono il mio corpo nell'annusarmi la pelle. Sento l'eccitazione salire proporzionalmente alla loro che interrompendo il loro lavoro sono adesso affacciati nel guardarmi.
Attraverso così il piazzale, lasciando i loro sguardi dietro di me, e mi sento nuda.
Arrivo davanti alla porta principale dell'edificio e mi accorgo che i due ragazzi sono li in compagnia di qualche altro dipendente evidentemente avvisato per l'occasione.
Maliziosa e spregiudicata li guardo fisso negli occhi e gli sorrido.
Anche in questa occasione la mia incoscenza mi sorprende e penso al mio Yang se mi vedesse. Probabilmente proverebbe un misto di gelosia, imbarazzo ed eccitazione. E la solita consapevolezza che c'è modo e modo di passare attraverso un lunedì palloso.
Chissà se i maschietti che si credono porcelli, si rendano conto di quante volte la donna che stanno spogliando con gli occhi, in realtà si è già spogliata a loro insaputa...

7 commenti:

  1. Per qualche minuto mi sono unito ai 2 giovanotti e ti ho spogliato ank'io con gli occhi, ma sono più fortunato, posso ammirare la tua adorabile fichetta...
    kiss

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  2. Interessante prospettiva!

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  3. Caro Larry hai l'occhio lungo!!! ti ringrazio tanto per il commento e ricambio i baciii

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  4. Questa è una delle tante prospettive anonimo ... prossimamente ne potrai ammirare altre se ti va!

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  5. ..io nn mi fermerei ad immaginarti solo senza mutandine...volerei alto,la bellezza del tuo corpo attira sguardi ed alimenta voglie proibite,io posso dirlo con certezza... ;)

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